Nell'ambito della sua
partecipazione alla cerimonia di insediamento della prima
presidente donna del Messico, Claudia Sheinbaum, la ministra
italiana dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha
incontrato presso la residenza dell'Ambasciatore italiano nella
capitale del Paese, Alessandro Modiano, un gruppo di
rappresentanti del mondo accademico, scientifico, culturale e
politico di entrambe le nazioni.
Tra poche ore Bernini si riunirà con la Dott.ssa Rosaura Ruiz,
ministra della Scienza, dell'Innovazione e delle Discipline
umanistiche, e il ministro della Pubblica istruzione, Mario
Delgado.
"Nei recenti incontri che abbiamo avuto in Italia con i
rappresentanti del mondo accademico e scientifico di entrambi i
Paesi — ha detto la ministra all'ANSA — è emerso chiaramente che
vogliamo far crescere la mobilità, non solamente degli studenti,
ma anche dei ricercatori, dei professori e dei tecnici, perché
questo è il futuro dell'evoluzione e dell'innovazione delle
nostre università. Abbiamo entrambi interesse ad
internazionalizzare e a mettere in comune le nostre conoscenze".
"Conoscevo già gli atenei messicani — ha aggiunto Bernini — e
devo dire che ho rapporti molto soddisfacenti con loro, sia
sotto il profilo tecnico, sia sotto quello delle materie che
studiano l'uomo. Le due cose stanno molto bene insieme, perché
la tecnologia più spinta ha bisogno di essere combinata con il
temperamento delle scienze umane. La ministra Ruiz, che
incontrerò nelle prossime ore, è responsabile dell'innovazione,
della tecnologia, ma anche delle discipline umanistiche".
"Nei colloqui con i ministri messicani ci baseremo su quello
che stiamo già facendo insieme — scambi a livelli di borse di
studio, con studenti e ricercatori italiani in Messico e
messicani in Italia —, ma vorremmo crescere ancora di più,
attraverso temi innovativi. Parleremo di biotecnologie, di life
science, di blue economy e della capacità di cooperazione delle
imprese messicane ed italiane".
"Gli scambi a livello accademico sboccano naturalmente in
collaborazioni nel campo economico e commerciale, perché ormai
le università non sono più torri d'avorio isolate dal mondo, ma
lavorano con gli enti scientifici e con le imprese, in modo che
la ricerca non sia solamente di base, ma anche applicata e
industriale: non ci facciamo solo le domande, ma ci diamo anche
le risposte", ha concluso la ministra.
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