Il presidente del Brasile
Luiz Inácio Lula da Silva ha rotto il silenzio commentando per
la prima volta la notizia della richiesta di rinvio a giudizio
presentata a carico dell'ex capo dello stato Jair Bolsonaro e
altre 33 persone, accusate di aver organizzato un colpo di stato
tra il 2021 e il 2023. "Se saranno giudicati colpevoli, dovranno
pagare per l'errore commesso", ha detto Lula evidenziando che
con lui al potere a Bolsonaro sarà garantito il diritto alla
difesa.
"Non commenterò un caso in fase di indagine giudiziaria.
Quello che posso dire è che in questo Paese, durante il periodo
in cui governo, tutte le persone hanno diritto alla presunzione
di innocenza. Se dimostrano di non aver tentato di organizzare
un colpo di stato e di non aver tentato di uccidere il
presidente, il vicepresidente e il presidente della Corte
Elettorale Superiore, saranno liberi", ha concluso.
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