L'ex presidente brasiliano, Jair Bolsonaro, guidò un'organizzazione criminale volta a "generare azioni che garantissero la sua continuità al potere, indipendentemente dall'esito delle elezioni del 2022".
Lo ha
affermato il Procuratore generale, Paulo Gonet, presso il primo
collegio della Corte suprema in cui si valuta se procedere con
un processo per golpe contro l'ex capo di Stato
ultraconservatore e altre sette persone.
Secondo Gonet, l'altro leader dell'organizzazione fu l'allora
candidato alla vicepresidenza ed ex ministro della Difesa e
della Casa Civile Walter Souza Braga Netto, che come Bolsonaro e
gli altri sei denunciati potrebbe essere imputato.
"Tutti - secondo Gonet - hanno accettato, incoraggiato e
compiuto atti che il diritto penale definisce come un attacco
all'esistenza e all'indipendenza dei poteri e allo Stato di
diritto democratico.
I reati descritti nell'atto di accusa
costituiscono una catena di eventi articolata affinché, con la
forza o la minaccia, Bolsonaro non lasciasse il potere o vi
ritornasse", ha detto Gonet.
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