"Babyn Yar è un simbolo terrificante,
che mostra che i crimini più atroci si verificano quando il
mondo sceglie di ignorare, rimanere in silenzio, rimanere
indifferente e non ha la determinazione di opporsi al male.
Quando gli occhi del mondo sono chiusi, l'umanità perde". Lo ha
scritto su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky
commemorando l'83esimo anniversario della tragedia di Babyn Yar:
"Il 29 e 30 settembre 1941, in soli due giorni, i nazisti
fucilarono oltre 30.000 ebrei a Kiev. Intere famiglie, uomini,
bambini, donne, persino donne incinte, furono costrette a
percorrere la 'Strada della Morte' fino al burrone. La portata
di questo male è ancora difficile da percepire".
"In totale, circa 100.000 persone furono uccise a Babyn Yar
durante l'occupazione nazista. Quasi l'intera comunità ebraica
di Kiev fu assassinata, insieme a coloro che cercarono di
salvarla. Anche altre nazionalità caddero vittime", ha
sottolineato Zelensky. "Babyn Yar è la prova lampante delle
atrocità di cui sono capaci i regimi quando sono guidati da
leader che si affidano all'intimidazione e alla violenza. In
ogni momento, non sono diversi. Ma la risposta del mondo
dovrebbe essere diversa. Questa è la lezione che il mondo
avrebbe dovuto imparare. Dobbiamo proteggere l'umanità, la vita
e la giustizia. Dobbiamo difenderci dal male", ha sottolineato.
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