"Inserire la Colombia nella mappa
degli esportatori italiani". Questo l'obiettivo che si è posta
Sace, l'agenzia italiana di promozione degli investimenti con
l'apertura a Bogotà di un nuovo ufficio regionale in America
Latina, il terzo dopo quelli di San Paolo e Città del Messico.
Lo ha detto Michal Ron, Chief International Business Officer
dell'agenzia, presente nella capitale colombiana per
l'inaugurazione della sede locale che punta ad aprire "nuove
rotte di opportunità per le imprese del Made in Italy"
principalmente nel settore della transizione energetica.
"Nel 2022, lo scambio di merci tra Colombia e Italia ha
raggiunto i 2,2 miliardi di dollari, la cifra più alta
dell'ultimo decennio, un traguardo significativo che sottolinea
la forza delle nostre relazioni bilaterali ed evidenzia il
grande interesse per le nostre opportunità di investimento", ha
aggiunto Ron. La responsabile internazionale di Sace ha
ricordato quindi che "con un miliardo di euro di garanzie in
portafoglio in settori quali infrastrutture, utilities,
macchinari e tecnologia, energia verde, beni di consumo e
food&beverage, la Colombia è un mercato ricco di opportunità nei
settori del futuro".
Presente all'inaugurazione anche l'ambasciatore Giancarlo
Maria Curcio, secondo il quale la decisione di Sace di stabilire
a Bogotà la sede regionale per tutto il Sudamerica "dimostra
l'importanza della Colombia come polo di investimenti e
l'amicizia e la vicinanza con l'Italia". "La presenza di Sace
darà una maggiore spinta all'attività economica tra i due
Paesi", ha aggiunto Curcio.
La Colombia è il quinto mercato di destinazione in America
Latina per gli esportatori italiani ed è uno dei mercati ad alto
potenziale individuato nel 'Doing Export Report 2024' di Sace
con una stima di crescita del 5,7%.
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