L'ambasciata d'Italia in Kenya ed
il suo ufficio culturale, hanno organizzato sabato sera un
concerto di musica classica nel sito archeologico delle rovine
di Gede, patrimonio dell'Unesco sulla costa keniana, inserito in
un ecosistema di foresta equatoriale tra ficus e baobab
secolari.
La serata, dal titolo "Live Concert Under the Light of Gede
Ruins", ha visto l'esibizione del più importante quartetto
d'archi keniani, l'Enkare String Quartet.
Si è trattato di un evento storico, in quanto nel sito protetto
vicino a Malindi, che mostra i resti dell'antica cittadina araba
di Gede, uno dei primi insediamenti stranieri nel Paese
africano, non era mai stato allestito uno spettacolo di tale
suggestione e richiamo, oltretutto al calar del sole.
Davanti ad un pubblico di oltre 300 persone e alla presenza
dell'ambasciatore Roberto Natali e del governatore della contea
di Kilifi, Gideon Mung'aro, il sito archeologico è stato
illuminato in maniera evocativa, facendo risaltare la bellezza
dell'antico portale della cittadina davanti al quale i musicisti
hanno proposto un repertorio basato sui più celebri compositori
italiani di musica classica e di opera, con un'applauditissima
"Primavera" di Antonio Vivaldi.
"Il valore aggiunto di questo spettacolo è stato proporre un
quartetto d'archi keniano che ha eseguito magistralmente musiche
di compositori italiani, creando un legame tra le due culture
che rafforza i rapporti già radicati tra i due Paesi, che
particolarmente sulla costa sono da anni felicemente
rappresentati nel settore turistico" ha dichiarato
l'ambasciatore Natali.
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