Notevole interesse sta suscitando a
Melbourne la mostra "Molto Bello: Icons of modern Italian
design" esposta presso l'Heide Museum of Modern Art fino al 23
Marzo e presentata da Webuild Australia in collaborazione con
l'Italian Australian Foundation.
La mostra mette in luce alcune delle conquiste più
significative nella storia del design italiano di questo secolo,
dalla prima Triennale di Milano negli anni '30 fino al movimento
Memphis degli anni '80 - ha detto in apertura della mostra la
Console Generale d'Italia a Melbourne, Chiara Mauri. "E' il
racconto di una fusione tra la ricca tradizione artigianale
italiana, i progressi tecnologici e industriali e una capacità
unica di creatività, sperimentazione e innovazione, che ha
portato il design italiano ad essere ammirato in tutto il
mondo", ha aggiunto. Le opportunità come quelle offerte fornita
dalla mostra - ha aggiunto - sottolineano il nostro impegno per
l'innovazione e la cultura. Dimostrano come il design non sia
solo una questione estetica, ma un veicolo di cambiamento
positivo, capace di plasmare un futuro in cui tutti possano
godere di una migliore qualità della vita".
Tema conduttore è 'Disuguaglianze: design per una vita
migliore'. Un invito a riflettere su come il design possa
colmare le lacune nella società e contribuire a creare un mondo
più equo, inclusivo e sostenibile'. Organizzata sotto l'egida
dell'Istituto Italiano di Cultura di Melbourne, la mostra è
curata da Flavia Marcello, docente di Design e Architettura
della Swinburne University of Technology di Melbourne, e ha
visto la partecipazione di accademici, designer e architetti.
Provenienti da collezioni pubbliche e private in tutta
l'Australia, gli oggetti in esposizione includono sedie
iconiche, lampade, articoli per la casa, la celebre macchina da
scrivere Olivetti Valentine e la leggendaria Vespa. Un percorso
che celebra i protagonisti chiave e il loro contributo alla
cultura globale; dai primi eleganti e dinamici lavori di
architetti-designer come Gio Ponti e Carlo Mollino, alle
creazioni ingegnose e raffinate di Gae Aulenti, Joe Colombo e i
fratelli Castiglioni, fino al movimento di Radical Design e
Memphis Milano, con figure di spicco come Ettore Sottsass, Nanda
Vigo, Gaetano Pesce, e molti altri.
Nel suo intervento, il direttore esecutivo di Webuild
Australia e Oceania, Marco Assorati, ha rilevato come
"l'influenza del design italiano sia visibile tutto attorno a
noi, dalle luci che usiamo, alle sedie su cui ci sediamo, alle
automobili che guidiamo e molto altro. Ci insegna - ha spiegato
- che ciò che è utile può anche essere bello, e questa è
l'essenza del design italiano".
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