Il Consiglio nazionale dei
commercialisti ha approvato l'aggiornamento delle regole
tecniche emanate in virtù di quanto previsto dal decreto
legislativo 231 del 2007 per l'adempimento degli obblighi
antiriciclaggio da parte degli stessi esponenti della categoria
professionale.
I nuovi dettami, dichiara il presidente Elbano de Nuccio,
"contengono, oltre che il dovuto aggiornamento normativo,
importanti novità sui principali adempimenti antiriciclaggio a
carico dei commercialisti in tema di autovalutazione del
rischio, adeguata verifica della clientela e conservazione
documentale. Abbiamo mantenuto l'impegno di snellire le regole
tecniche approvate nel 2019 - continua - in un'ottica di
semplificazione e più agevole assolvimento degli obblighi
antiriciclaggio negli studi, nel rigoroso rispetto delle
prescrizioni normative".
Per la consigliera nazionale delegata all'area
antiriciclaggio Gabriella Viggiano, "la Commissione di studio
"Procedure e adempimenti a supporto dei commercialisti" ha
proceduto alla revisione del documento in cui, tra le altre
novità, significative sono la riparametrazione dei limiti
dimensionali per l'istituzione di presidi antiriciclaggio,
l'ampliamento delle prestazioni professionali con un livello di
rischio non significativo ai fini della prevenzione dei reati di
riciclaggio e la semplificazione della conservazione cartacea",
ha sottolineato.
Per consentire l'apprendimento e la corretta applicazione
delle Regole aggiornate, nei prossimi mesi il Consiglio
nazionale promuoverà specifiche attività di formazione e
procederà alla revisione delle linee guida operative per il
supporto all'attività degli iscritti.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA