Sergio Mattarella ha sottolineato che l'Italia è al fianco di Israele, difende "il suo diritto alla sicurezza" e "per avere una pace reale nel Medio Oriente bisogna assicurare una concreta prospettiva di futuro ai palestinesi, con ovviamente l'esclusione di Hamas". Giorgia Meloni ha insistito su "l'importanza della tenuta del cessate il fuoco a Gaza" e "la necessità di un orizzonte politico verso una pace giusta e duratura nella regione".
Prima il capo dello Stato e poi la premier hanno ribadito al presidente israeliano Isaac Herzog la postura di Roma rispetto a una crisi che lo Stato ebraico tenta di superare in un cessate il fuoco sempre precario. Herzog arriva nella Capitale alla vigilia della restituzione di quattro cadaveri degli ostaggi nelle mani di Hamas.
Sono i corpi di Shiri Bibas e i suoi due bambini, e anche di Oded Lifshitz, 86enne rapito in un kibbutz vicino al confine con Gaza. Storie che "ci stanno spezzando il cuore", ha spiegato il capo politico di una nazione "sottoposta a enormi montagne russe emotive", che fronteggia "il male assoluto e crudele".
Sentimenti vissuti anche dalla comunità ebraica italiana incontrata dal presidente israeliano nella Grande Sinagoga di Roma ("Avete dimostrato che siamo un unico popolo con un unico cuore", ha detto) dopo i due colloqui, prima al Quirinale e poi a Palazzo Chigi. Con il suo ospite, Mattarella ha ricordato il suo recente viaggio ad Auschwitz, "per gli 80 anni dalla scoperta di quell'orrido cantiere di morte", dove con "grande soddisfazione" ha visto "l'Europa presente al completo al più alto livello rappresentativo".
Un messaggio, ha rimarcato, di "impegno rinnovato contro l'antisemitismo che ha ripreso a circolare e contro il quale l'Italia è fortemente impegnata". La presenza di Mattarella nel campo di sterminio "significa molto per noi, per il popolo ebraico", ha detto Herzog, sottolineando che "la voce dell'Italia risuona forte nella coscienza pubblica israeliana", che tra i due Paesi c'è un "rapporto forte" e "per noi fa una grande differenza sapere chi sono gli amici".
Poco più tardi il leader israeliano è stato ricevuto per un'ora da Meloni: nell'incontro, il quarto fra i due, la premier ha ribadito l'importanza della tenuta del cessate il fuoco, che sta consentendo "il rilascio di parte degli ostaggi e di incrementare sensibilmente l'assistenza umanitaria nella Striscia, dove l'Italia è in prima linea anche attraverso l'iniziativa 'Food for Gaza'".
Il governo, ha ricordato, è impegnato "per la stabilizzazione e la ricostruzione di Gaza", e l'auspicio di una "pace giusta e duratura" si estende al Libano, "dove - ha rimarcato Meloni - l'Italia ha un ruolo insostituibile anche attraverso il contingente in Unifil".
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