Serviva un impresa o, meglio, la mano di Poseidone per riprendere il volo nelle acque insidiose di Barcellona. E impresa c'è stata, di quelle che stanno rendendo combattutissima questa finale della Louis Vuitton Cup fra il team di Luna Rossa e gli inglesi di Ineos Britannia e che deciderà - al meglio delle 13 regate - lo sfidante dei Defenders di New Zealand nella 37/a America's Cup.
Dopo aver perso la prima sfida della giornata per il blocco del foil, che l'ha fatta inabissare di prua e imbarcare acqua, Luna Rossa ha rotto il suo delicatissimo equilibrio e ha assistito impotente (e squalificata) alla vittoria dell'equipaggio di sir Ben Ainslie sul 4-3. Ma il team Prada Pirelli non ha mollato e ha lottato contro il tempo per riparare il Silver Bullet ferito, tornato nel campo di gara incerottato col nastro adesivo per tenere assieme i pannelli di carbonio, per il match race numero 8, che ha riportato in pareggio i conti sul 4-4. Con una vittoria epica.
Nella prima regata della giornata, ad alta tensione, in appena tre minuti è successo di tutto. Con il vento vicino al limite massimo di 21 nodi, dopo una buona partenza, Luna Rossa ha guadagnato un pugno di secondi nel primo lato di bolina, ma subito dopo il primo gate, passato assieme a Ineos, la catastrofe: la rottura del braccio di destra del foil l'ha fatta inchiodare in acqua, con la prua inabissata per un paio di secondi. Ancora un guasto tecnico, dopo il problema alla randa di domenica, che ha mostrato la fragilità del gigante di carbonio.
Nonostante il danno anche alla copertura aerodinamica della barca e 45 minuti alla partenza della seconda sfida del giorno, per ripararlo, il team degli azzurri non si è perso d'animo. "Sono ottimista, confido che possiamo farcela a presentarci per la prossima regata", le parole del timoniere Francesco Bruni, risultate profetiche. Dopo il grande lavoro dello shore team, Luna Rossa è arrivata puntuale alla partenza per il match del riscatto, con vento teso a venti nodi. Ha sfruttato bene un errore del Britannia, uscito dai boundary del campo di regata e penalizzato. E ha condotto in testa l'intera regata aumentando via via il distacco.
L'equipaggio dei timonieri Ainslie e Fletcher è stato sempre aggressivo, mettendo pressione agli azzurri con continue manovre, ma Luna Rossa, con i timonieri Francesco Bruni e James Spithill è stata impeccabile e ha coperto Ineos Britania fino al traguardo, tagliato con 16 secondi di vantaggio. E ha riportato il punteggio in perfetto equilibrio 4-4.
"E' stato veramente un grande lavoro da parte di tutti. Quando questi imprevisti contro di noi continuano ad arrivare e riusciamo a risolverli significa che hai una squadra di campioni", ha detto James Spithill. "Dobbiamo ringraziare tutti coloro che hanno lavorato duro, è importante la forza di squadra nei momenti di grande pressione. Ora guardiamo alla prossima!", ha aggiunto il fuoriclasse australiano, che ha già incassato due vittorie in America's Cup con Oracle. Le due prossime sfide cruciali, la numero nove e dieci, domani, quando Luna Rossa avrà terminato le riparazioni. E farà ancora più paura a sir Ainslie e compagni.
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