Venerdì con podio solo sfiorato dagli azzurri in un superG comunque positivo in quel di Wengen e così si aspetta con ansia e fiducia un sabato che prevede la libera sulla interminabile pista del Lauberhorn, ma ancor più la discesa femminile sulla Olimpia delle Tofane, ultimo test pre olimpico a Cortina, con Sofia Goggia e Federica Brignone che tra ieri e oggi hanno dominato entrambe le prove e sono agguerritissime.
Dopo la tripletta italiana di giovedì, il miglior tempo è stato fatto segnare dalla lombarda subito davanti alla valdostana, al momento terza nella classifica generale di cdm, in una inversione della posizione di vertice: Goggia ha fermato il cronometro sull'1'34″63 precedendo Brignone di 68 centesimi e di 69 la svizzera Lara Gut Behrami (+0″69), confermatasi ancora come la rivale più pericolosamente costante.
"La pista è perfetta, un biliardo. Complimenti agli organizzatori: è un piacere sciare qui. Oggi ho cercato di limare dove le linee erano più abbondanti e mi sono sorpresa di essere stata così veloce", ha commentato la bergamasca, alla quale non mancano ottimismo e fiducia nei propri mezzi. Del resto, a Cortina in carriera ha già vinto per ben tre volte.
Molto positiva pure Brignone che, dopo il suo primo successo in discesa a St.Anton, vuole sistemare ancora qualcosina: "Mi sono trovata un po' meglio nella prima prova, ora devo ancora mettere a punto gli ultimi dettagli. La vittoria in discesa era uno degli obiettivi di questa stagione e esserci riuscita a St. Anton mi ha dato fiducia".
In pista domani ci sarà pure Lindsey Vonn, sempre attesissima. Caduta senza danni nella prima prova, l'americana è stata prudente nella seconda. Ma una sua zampata è più che possibile, dato che sotto le Tofane ha vinto per ben 12 volte in carriera. Il tutto mentre ancora non si hanno notizie sulle condizioni e sul rientro alle gare di Mikaela Shiffrin. Tra poco più di due settimane cominciano i Mondiali di Saalbach e la statunitense farà di tutti per esserci e portarsi a casa l'ennesima medaglia.
E in vista dell'appuntamento iridato stanno affilando le lamine anche i velocisti azzurri, a cominciare da Dominik Paris. Il campione altoatesino ha chiuso al quinto posto il SuperG a Wengen ma soprattutto è apparso finalmente positivo e impegnato a condurre i suoi sci senza subirli. La vittoria è andata allo svizzero Franjo Von Almea, un ragazzone sorridente che a 23 anni ha ottenuto il suo primo successo in Coppa del mondo proprio sulla più prestigiosa pista elvetica. Alle sue spalle l'austriaco Vincent Kriechmayr e l'altro elvetico Stefan Rogentin.
Con tanta neve, sole e un paesaggio spettacolare di alta montagna, su un tracciato a causa del terreno forzatamente più simile ad una discesa che a un superG, Paris è arrivato a soli cinque centesimi dal podio, preceduto anche dal canadese James Crawford, e seguito subito dopo da Mattia Casse, che senza un errore di linea avrebbe potuto salire a sua volta sul podio. Settimo dietro ai due azzurri si è piazzato l'asso svizzero Marco Odermatt, che conserva il primato in classifica generale e di disciplina.
"Sono davvero molto soddisfatto. Finalmente sono stato veloce. Ci voleva questa gara dopo i brutti risultati di fine anno a Bormio. E domani discesa: giù a tutta", ha commentato sorridente Paris, guardando con voglia la libera del Lauberhorn.
Gli svizzeri, Odermatt in primis, vogliono vincere la prestigiosissima gara davanti a un pubblico scatenato che ha già assediato Wengen, ma oggi ha messo in chiaro le sue intenzioni anche Casse che sinora è stato l'unico, in val Gardena, a portare a casa una vittoria per la squadra azzurra maschile.
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