La vittoria dell'andata, con il 2-1 firmato Isaksen all'ultimo respiro, rappresenta un vantaggio, ma guai a pensare di aver già completato il lavoro perché la qualificazione è ancora tutta da conquistare. Lo ripete come un mantra Marco Baroni, quasi a voler convincere tutti che il ritorno degli ottavi di finale di Europa League contro il Viktoria Plzen non sia solo una semplice formalità.
"Farsi condizionare dal risultato sarebbe il più grande errore che possiamo fare. Sarà una gara da dentro o fuori, quindi dobbiamo entrare in campo con convinzione e fare la partita. Non dobbiamo fare nessun calcolo", ammonisce il tecnico che vuole il passaggio del turno per continuare a sognare la finale di Bilbao. "Loro sono una squadra che ha corsa, fisicità, che calcia tantissimo. Dobbiamo tenerli lontani e fare la partita cercando il gol subito", ribadisce ancora una volta l'allenatore biancoceleste.
Un messaggio ripetuto alla squadra anche nei giorni scorsi e che è arrivato forte e chiaro a destinazione. Come dimostra Matìas Vecino che, seduto di fianco al tecnico nella sala conferenze di Formello, sottolinea come "l''Europa League è una competizione bellissima che migliora andando avanti. Dobbiamo concentrarci a passare il turno, poi penseremo alle altre. Non ci sono partite semplici, non dobbiamo pensare che sia già fatta. Giochiamo in casa e dobbiamo passare il turno", ammette. Anche perché, si lascia scappare il mediano, "ogni fase che superi vedi più vicina la possibilità di arrivare in finale", grande obiettivo non dichiarato ma che, a questo punto, comincia a stuzzicare l'ambiente.
Un obiettivo da provare a centrare anche grazie al recupero di Valentin Castellanos, l'argentino che si era fermato nel match contro il Napoli dello scorso 15 febbraio e che sarà "sicuramente della partita. Sta bene ma devo fare delle valutazioni", ammette Baroni che deciderà solo all'ultimo se mandarlo in campo dall'inizio o, più probabilmente, a partita iniziato. Il tencico, infatti, conta tanto sul recupero del suo attaccante, senza il quale la media realizzativa della Lazio è scesa terribilmente. Adesso, però, zero calcoli, niente turnover: gioca chi sta meglio. E così, al netto delle assenze di Rovella e Gigot, espulsi nel match d'andata, non ci sarà spazio per pensare al match contro il Bologna, vero e proprio spareggio per la Champions della prossima giornata. La mente è solo sul Viktoria Plzen, la Lazio non vuole trovarsi a scegliere tra coppa e campionato continuando a coltivare un doppio sogno che, qualche mese fa, nessuno pensava fosse realmente possibile neanche solo immaginare.
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