I leader arabi si incontreranno
domani, venerdì 21 febbraio, in Arabia Saudita per contrastare
il piano del presidente Donald Trump per il controllo di Gaza da
parte degli Stati Uniti e l'espulsione della popolazione
palestinese dalla Striscia: lo hanno affermato fonti
diplomatiche e governative all'Afp.
La mossa di Trump ha unito gli Stati arabi contro quella
ipotesi, ma permangono dei disaccordi su chi dovrebbe governare
il territorio palestinese devastato dalla guerra e su come
finanziarne la ricostruzione. Umer Karim, esperto di politica
estera saudita, ha definito il summit "il più importante" degli
ultimi decenni per il mondo arabo e la questione palestinese.
Una fonte vicina al governo saudita ha detto all'Afp che i
leader arabi avrebbero discusso "un piano di ricostruzione
contrario al piano di Trump per Gaza".
Incontrando Trump a Washington l'11 febbraio, il re di
Giordania Abdallah II ha affermato che l'Egitto avrebbe
presentato un piano per una via da seguire. La fonte saudita ha
affermato che nei colloqui si discuterà "una versione del piano
egiziano" menzionato dal re.
Inizialmente pianificato come un summit tra Arabia Saudita,
Egitto, Emirati Arabi Uniti, Qatar e Giordania, l'incontro si è
poi allargato includendo tutti e sei i Paesi del Consiglio di
cooperazione del Golfo, l'Autorità Nazionale Palestinese e
l'Iraq, che ha confermato la sua partecipazione ma deve ancora
nominare i suoi rappresentanti. Due fonti diplomatiche hanno
detto all'Afp che il summit si terrà a porte chiuse nella
capitale saudita, Riad.
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