DeepSeek ha rivelato alcuni numeri
finanziari legati al suo business, affermando che il margine di
profitto "teorico" potrebbe essere più di cinque volte i costi,
rimuovendo un velo di segretezza che avvolge i modelli di
business nel settore dell'intelligenza artificiale.
La startup cinese di Ia, capace con il chatbot R1 di mandare
scuotere Wall Street, Big Tech Usa e Silicon Valley grazie alla
sua soluzione low cost e ad alte prestazioni, ha riferito con un
inedito post su X che il costo di inferenza dei suoi modelli V3
e R1 sulle vendite nelle 24 ore fino all'ultimo giorno di
febbraio ha generato margini di profitto al 545%. L'inferenza,
al tal proposito, tiene conto di vari fattori come la potenza di
calcolo, elettricità, archiviazione dati e altre risorse
necessarie per far funzionare i modelli di intelligenza
artificiale in tempo reale.
Tuttavia, la società di Hangzhou ha precisato che i ricavi
effettivi sono molto più bassi per vari motivi, tra cui il fatto
che solo una piccola parte dei servizi offerti è monetizzata e
offre sconti durante le ore non di punta. Né i costi tengono
conto delle spese di ricerca e sviluppo e di formazione per la
creazione dei suoi modelli.
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