L'esercito israeliano ha
dichiarato stamattina di aver condotto un attacco in un sobborgo
meridionale della capitale libanese Beirut, prendendo di mira un
operativo di Hezbollah: è il secondo raid del genere dopo il
cessate il fuoco di novembre.
Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno specificato che
l'obiettivo era un leader del movimento sciita libanese, che è
stato ucciso nel distretto di Dahieh. "L'attacco ha preso di
mira un terrorista di Hezbollah che guidava gli agenti di Hamas
e li aveva aiutati a pianificare un importante e imminente
attacco terroristico contro i civili israeliani", si legge in
una dichiarazione congiunta delle Idf con il servizio di
sicurezza interna Shin Bet in cui si aggiunge che si è "agito
per eliminare e scongiurare la minaccia".
Questo raid è il secondo in cinque giorni, dopo diversi mesi
di tregua seguiti all'entrata in vigore di un cessate il fuoco a
metà novembre. Venerdì il primo ministro israeliano Benjamin
Netanyahu ha avvertito che lo Stato ebraico colpirà "qualsiasi
parte del Libano contro qualsiasi minaccia", dopo il lancio di
razzi da parte di Hezbollah verso il nord di Israele.
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