Sono riprese stamani, con le prime luci del giorno, le ricerche ad ampio raggio della nonna e del suo nipotino di cinque mesi dispersi da lunedì sera dopo essere stati trascinati via dall'onda di piena del torrente Sterza a Montecatini Val di Cecina, nel Pisano.
Anche nel corso della notte piccole squadre di terra con l'ausilio di torce hanno perlustrato il territorio, ma da stamani si è riattivato il dispositivo con oltre un centinaio di uomini tra vigili del fuoco e volontari della protezione civile che opera con l'ausilio di elicotteri, droni e unità cinofile. Nonna e nipote erano in vacanza con il resto della famiglia, di origine tedesca, composta dai genitori del bambino e dal marito della donna dispersa. Le condizioni meteo sono migliorate nettamente ma sul terreno resta la devastazione causata dal nubifragio di lunedì con oltre un metro di fango e detriti che invade strade e campi della zona.
Il padre, la madre e il nonno del bambino si sono salvati perché hanno avuto il tempi di aggrapparsi ai pilastri del porticato della casa e agli alberi. Tutti originari di Monaco di Baviera e da una decina di giorni in vacanza in Toscana. Le ricerche sono condotte da oltre 100 persone tra vigili del fuoco e squadre di Pubblica assistenza e Croce Rossa. Impegnate anche droni e l'elicottero dei pompieri oltre alle unità cinofilie.
La pioggia incessante lunedì ha imperversato per tutta la Val di Cecina, al confine tra le province di Pisa e Livorno, ingrossando fiumi e fossi in poche ore. Quando l'acqua è cominciata ad affiorare dalla casa affittata nel podere vicino allo Sterza fuori era già buio pesto. Da quanto ricostruito, la famiglia tedesca ha chiesto aiuto ai vigili del fuoco ma le difficoltà della lingua e le comunicazioni a singhiozzo hanno reso tutto molto più difficile. E' caduta la linea e pochi minuti dopo nonna e nipote sono stati travolti dalla corrente fortissima dell'ondata di piena e trascinati via. Le ricerche proseguiranno anche nella notte con le squadre di terra dotate di torce.
E' stata una giornata tremenda quella di lunedì tra le province di Pisa e Livorno: in 6 ore su un fazzoletto di territorio di alcune decine di chilometri quadrati, ha spiegato il presidente della Regione Eugenio Giani, "tra Castagneto Carducci, San Vincenzo, Monteverdi Marittimo e Montecatini Val di Cecina sono caduti fino a 226 millimetri di pioggia, una quantità superiore a quanto piova nel mese più piovoso e da quando sono presenti i rilevamenti meteo mai si era abbattuta nella zona una perturbazione così intensa". I tempi di ritorno calcolati dalle stazioni di rilevamento nei comuni di Montecatini e Monteverdi parlano di almeno 50 anni. Disagi anche per tutta la giornata di ieri: l'esondazione del torrente ha reso inagibile una strada provinciale nel Pisano e, ha fatto sapere sulla sua pagina Facebook il sindaco di Montecatini Val di Cecina, Francesco Auriemma, "molte abitazioni sono senza elettricità". Disagi anche nel Livornese con danni per fortuna contenuti nelle vigne delle aziende di Bolgheri, dove si producono vini di altissima qualità famosi in tutto il mondo.
"Il passaggio di un fronte freddo con un mar Mediterraneo ancora caldo che ha una temperatura di due o tre gradi superiore alla media - ha spiegato Bernardo Gozzini, direttore del Consorzio Lamma - ha dato vita a piogge di intensità veramente notevoli e soprattutto persistenti. La zona colpita è abbastanza ristretta mentre il resto della regione non ha avuto fenomeni rilevanti: è piovuto tre volte quello che piove a settembre. Non ho ricordanza di quantitativi così nemmeno il 2 novembre 2023", data dell'alluvione tra Firenze, Prato e Pistoia.
La pioggia non ha risparmiato neppure il nord. Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha firmato il nuovo decreto che dichiara lo stato di emergenza regionale per "eccezionali avversità atmosferiche che hanno colpito alcuni comuni delle Province di Treviso, Padova, Vicenza, Verona e della Città metropolitana di Venezia". In nottata era stata aperta per alcune ore anche la Sala Operativa della Protezione Civile regionale a Marghera (Venezia), per supportare le numerose squadre di volontari delle province di Vicenza, Verona, Padova, Treviso e della Città Metropolitana oltre ai volontari Ana all'opera nei territori colpiti. "Purtroppo - ha detto Zaia - i fenomeni si stanno intensificando e sono sempre più imprevedibili. Confidiamo che questa ondata di maltempo si sia esaurita ma i tecnici ci dicono che nei prossimi giorni sono previste altre forti piogge". E il maltempo ha fatto paura anche al Sud: a Sarno sono state sfollate 40 persone perché nella notte le piogge hanno fatto scivolare a valle detriti e fango.
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