Una nuova opera entra a far parte
del percorso espositivo del Museo di Palazzo Pretorio, grazie
all'acquisto della Fondazione cassa di risparmio di Prato: si
tratta de "La Madonna in trono con bambino tra i santi Ludovico
di Tolosa e Francesco", un trittico in forma di altarolo del XIV
secolo realizzato dal pratese Maestro di Mezzana, che da oggi
torna ad essere fruibile ai visitatori.
Per l'occasione, il Museo di Palazzo Pretorio sarà aperto ad
ingresso gratuito nei giorni di sabato 15 e domenica 16 febbraio
per offrire al pubblico l'opportunità di ammirare l'opera
d'arte, collocata al primo piano del museo. "E' una giornata di
festa per tutta la città. Il nostro patrimonio culturale - ha
spiegato la sindaca di Prato, Ilaria Bugetti - si arricchisce
ulteriormente grazie a un bellissimo lavoro di squadra partito
dalla Fondazione cassa di risparmio di Prato che ci ha permesso
di riportare a casa un piccolo grande capolavoro del Trecento,
altamente simbolico perché profondamente legato alla devozione e
alla tradizione mariana del nostro territorio. Un regalo che
vogliamo condividere con tutti i cittadini con un fine settimana
di apertura del Museo civico a ingresso gratuito".
Il trittico La Madonna in trono con Bambino tra i santi Ludovico
di Tolosa e Francesco è gioiello artistico tornato a Prato dopo
secoli; l'opera è documentata intorno al 1950 presso Ettore
Sestieri, antiquario fra i più noti. Fu acquisita poi dal
mercante e collezionista fiorentino Carlo De Carlo per
raggiungere gli Stati Uniti, come pezzo pregiato di una delle
raccolte private più importanti al mondo. È stata recentemente
presentata dall'antiquario Flavio Gianassi alla Biennale
internazionale d'arte di Firenze. Infine, l'acquisto della
Fondazione cassa di risparmio di Prato, con la successiva
collocazione presso il Museo di Palazzo Pretorio. Diana
Toccafondi, presidente della Fondazione cassa di risparmio di
Prato, sottolinea che "oggi il trittico del Maestro di Mezzana
viene restituito alla comunità pratese perché diventi un
patrimonio davvero di tutti. È con questo obiettivo che la
Fondazione cassa di risparmio ha acquisito e depositato questa
opera, bella e ricca di tanti significati, al Museo di Palazzo
Pretorio, partendo dal fermo convincimento che la condivisione
della cultura e dei beni culturali costituisce uno strumento
primario per promuovere l'emancipazione delle persone e la
coesione delle comunità locali".
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