"Sempre meno i tir su rotaia"
titola la Tiroler Tageszeitung, il quotidiano di Innsbruck in
merito ai transiti sul valico del Brennero. La Tt si riferisce
alla cosiddetta 'autostrada viaggiante', la RoLa, che l'anno
scorso ha subito un calo del 5 per cento. I container
trasportati su rotaia con le attuali infrastrutture potrebbero
essere oltre 302.000 all'anno, mentre sono solo poco più di
104.000 che hanno usato la RoLa.
Mentre nel 2010 il 36 per cento dei mezzi pesanti veniva
trasportato su rotaia, nel 2022 è stato solo più il 27 per
cento, fa sapere la Tt. Il giornale fa anche sapere che nel 2023
sono stati 2,4 milioni i tir che hanno usato il valico del
Brennero, nei primi sei mesi di quest'anno 1,2 milioni. I tir in
media ricoprono una distanza di 950 km, il 10 per cento
addirittura 1.600 km, una situazione ideale per il trasporto su
rotaia, indicato per percorsi lunghi.
Secondo la Tt di Innsbruck i costi per un passaggio di un
mezzo pesante al valico del Brennero sono esigui rispetto ai
costi dell'infrastruttura, della sua gestione e manutenzione. I
costi vengono calcolati in 2,5 miliardi all'anno, di cui solo
1,3 miliardi sono coperti da entrate fiscali e pedaggi. Secondo
la Tt i bassi costi dei pedaggi favoriscono il transito
sull'asse del Brennero rispetto agli altri valichi alpini. Un
terzo dei tir in transito prende in considerazione viaggi più
lunghi di almeno 60 km pur di passare dal Brennero, per spendere
meno. Un altro punto che viene preso in considerazione dalla Tt
è la carenza di terminal intermodali, sia in Baviera che a
Trento, dove va ampliata l'infrastruttura, dice il quotidiano.
Infine, se gli autotrasportatori prendessero salari standard,
argomenta la Tt, il trasporto merci su tir dovrebbe costare il
20 per cento in più, fa notare il quotidiano. Ecco perchè "al
Brennero i transiti passano dalla rotaia alla strada" e non
viceversa.
La Tt cita anche l'assessore ai trasporti tirolese René
Zumtobel che dice: "bisognerebbe aumentare i pedaggi, per
evitare la deviazione del traffico pesante".
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