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Aggressione sui Prati del Talvera, tre arresti

Aggressione sui Prati del Talvera, tre arresti

Nell'agguato a fine settembre erano rimaste ferite 4 persone

BOLZANO, 19 novembre 2024, 11:08

Redazione ANSA

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Nuovi sviluppi nelle indagini sulla spedizione punitiva che, il 30 settembre scorso, sui Prati della passeggiata Lungo Talvera, lato Theiner, aveva coinvolto una quindicina di persone e nel corso della quale erano rimaste gravemente ferite quattro persone, due delle quali dichiarate in pericolo di vita dai medici.
    Quella che, sulle prime, sembrava una rissa fra stranieri, si è rivelata, in seguito alle indagini della squadra mobile, svolte con l'ausilio degli agenti delle volanti e della polizia scientifica, essere un'aggressione preordinata da parte di un gruppo di immigrati nei confronti di un altro, dovuta a vecchi rancori. L'avrebbero organizzata due fratelli di origine iraniana, spalleggiati, fra gli altri, da A. A. H., cittadino afgano di anni 24, e A. A., 31enne cittadino albanese, entrambi pluripregiudicati. Dalle testimonianze raccolte, infatti, è emerso che già alcuni giorni prima dell'aggressione i feriti erano stati minacciati dai fratelli iraniani, a causa, pare, di un precedente sgarro.
    A seguito dei risultati delle indagini, la procura della Repubblica ha chiesto ed ottenuto dal gip del tribunale di Bolzano l'emissione di tre ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti dei due fratelli italo-iraniani (K. S. E., di 33 anni, e K. S. A., di 24 anni), indicati dalle vittime come i gestori di fatto del bar „Luna's Cafè", e del 24enne cittadino afgano H. A. A., conosciuto come "Tofan".
    I tre sono stati rintracciati e tratti in arresto in un'abitazione di Via Guncina, dove risiede uno dei fratelli, ed in una di Viale Europa, ove risiede l'altro. Le accuse sono, riferisce la questura, di "porto abusivo di armi e di lesioni personali volontarie gravissime, aggravate dall'aver agito con armi ed in più persone, in concorso tra loro, provocando alle vittime danni permanenti".
    Nei confronti di un quarto complice, il cittadino albanese A.
    A., il questore, Paolo Sartori, aveva emesso in via di urgenza un decreto di espulsione, con contestuale ordine di trasferimento immediato nel Paese di provenienza, già eseguito.
    Lo stesso provvedimento è stato emesso nei confronti del cittadino afgano A. A. H., che diverrà operativo una volta completato l'iter giudiziario.
    A carico di tutti gli altri organizzatori dell'aggressione il questore ha disposto l'avvio della procedura per l'applicazione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza.
   

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