Nuovi sviluppi nelle indagini
sulla spedizione punitiva che, il 30 settembre scorso, sui Prati
della passeggiata Lungo Talvera, lato Theiner, aveva coinvolto
una quindicina di persone e nel corso della quale erano rimaste
gravemente ferite quattro persone, due delle quali dichiarate in
pericolo di vita dai medici.
Quella che, sulle prime, sembrava una rissa fra stranieri, si
è rivelata, in seguito alle indagini della squadra mobile,
svolte con l'ausilio degli agenti delle volanti e della polizia
scientifica, essere un'aggressione preordinata da parte di un
gruppo di immigrati nei confronti di un altro, dovuta a vecchi
rancori. L'avrebbero organizzata due fratelli di origine
iraniana, spalleggiati, fra gli altri, da A. A. H., cittadino
afgano di anni 24, e A. A., 31enne cittadino albanese, entrambi
pluripregiudicati. Dalle testimonianze raccolte, infatti, è
emerso che già alcuni giorni prima dell'aggressione i feriti
erano stati minacciati dai fratelli iraniani, a causa, pare, di
un precedente sgarro.
A seguito dei risultati delle indagini, la procura della
Repubblica ha chiesto ed ottenuto dal gip del tribunale di
Bolzano l'emissione di tre ordinanze di custodia cautelare in
carcere nei confronti dei due fratelli italo-iraniani (K. S. E.,
di 33 anni, e K. S. A., di 24 anni), indicati dalle vittime come
i gestori di fatto del bar „Luna's Cafè", e del 24enne cittadino
afgano H. A. A., conosciuto come "Tofan".
I tre sono stati rintracciati e tratti in arresto in
un'abitazione di Via Guncina, dove risiede uno dei fratelli, ed
in una di Viale Europa, ove risiede l'altro. Le accuse sono,
riferisce la questura, di "porto abusivo di armi e di lesioni
personali volontarie gravissime, aggravate dall'aver agito con
armi ed in più persone, in concorso tra loro, provocando alle
vittime danni permanenti".
Nei confronti di un quarto complice, il cittadino albanese A.
A., il questore, Paolo Sartori, aveva emesso in via di urgenza
un decreto di espulsione, con contestuale ordine di
trasferimento immediato nel Paese di provenienza, già eseguito.
Lo stesso provvedimento è stato emesso nei confronti del
cittadino afgano A. A. H., che diverrà operativo una volta
completato l'iter giudiziario.
A carico di tutti gli altri organizzatori dell'aggressione il
questore ha disposto l'avvio della procedura per l'applicazione
della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA