Non una drammatica dimenticanza, ma una scelta consapevole: una coppia di turisti slovacchi hanno lasciata solo per quasi due ore la loro figlia di appena sei anni sulle piste di Monte Elmo, a Sesto Pusteria, mentre loro sciavano in autonomia.
"La storia lascia davvero senza parole", commenta Giorgio Gajer, presidente del Cnsas dell'Alto Adige. E' vero che il Brennero è anche una sorta di spartiacque per quanto riguarda l'accudimento dei figli: a sud l'approccio a volte apprensivo, mentre a nord un comportamento nettamente più disinvolto con la prole. Quello fatto dalla coppia slovacca va però ben oltre. I due sono infatti stati segnalati dai Carabinieri all'autorità giudiziaria.
"Il caso non deve essere sottovalutato", conferma il comandante della stazione dei Carabinieri di Sesto Pusteria, maresciallo maggiore Gandellino Bucci, ribadendo l'importanza della supervisione dei minori da parte degli adulti, al fine di evitare conseguenze spiacevoli.
Secondo quanto accertato dai Carabinieri, la bambina è stata notata nei pressi di un rifugio, completamente sola. I genitori, in vacanza nella nota località sciistica, avrebbero deciso di abbandonarla temporaneamente in un'area pubblica, ritenendo che fosse sicuro lasciarla sola per il tempo necessario a percorrere svariate discese sulle piste lungo tutto il comprensorio sciistico. Quando sono tornati a prenderla, quasi due ore dopo, hanno trovato ad aspettarli i militari, impiegati nei quotidiani servizi di vigilanza sulle piste.
L'episodio verificatosi sul Monte Elmo non è, purtroppo, un caso isolato, affermano i Carabinieri. Sono sempre più frequenti le segnalazioni di bambini lasciati soli in luoghi pubblici da genitori che sottovalutano i pericoli o scelgono di anteporre il proprio svago alla sicurezza dei figli.
"Questo fenomeno, che riflette un allarmante deficit di responsabilità genitoriale, può avere conseguenze gravissime, sia in termini di rischi immediati per i minori sia per il loro sviluppo emotivo", afferma il maggiore Simone Carlini, comandante della compagnia Carabinieri di San Candido.
"Per molte famiglie, la vacanza in montagna rappresenta un'occasione di svago, ma è cruciale bilanciare le esigenze degli adulti con quelle dei più piccoli. Se da un lato è comprensibile il desiderio di godersi un momento di relax, dall'altro non si può prescindere dalla responsabilità verso i propri figli, che devono sempre essere messi al primo posto", ricordano i carabinieri.
Non usa mezzi termine Gajer che questa volta per fortuna non è dovuto intervenire: "Le montagne ormai sembrano sempre di più un lunapark, dove conta unicamente il divertimento: rifugi di lusso, mega impianti, funpark... Chi più ne ha più ne metta". "Stiamo davvero degenerando quando il proprio divertimento diventa più importante dell'accudimento dei propri figli", commenta.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA