Lavoro, lettura strategica dei
dati e innovazione. Tre elementi chiave che possono portare al
successo formativo. Lo hanno sottolineato a Firenze alcuni
rappresentanti del mondo della scuola italiana in Alto Adige
che, guidati dal sovrintendente Vincenzo Gullotta, hanno
partecipato alla Fiera Didacta Italia, illustrando i primi
risultati del percorso di ricerca-azione "Effetto Scuola".
L'evento fieristico, giunto all'ottava edizione, è il più
importante appuntamento dedicato alla formazione e
all'innovazione del mondo della scuola, frequentato ogni anno da
oltre 30.000 visitatori provenienti sia dall'Italia che
dall'estero.
Il vicepresidente della Provincia e assessore all'Istruzione
Marco Galateo ha sottolineato come "l'investimento nel
plurilinguismo rappresenta un valore fondamentale per la
crescita dei nostri ragazzi. Parlare più lingue significa
aprirsi al mondo e avere maggiori opportunità per il futuro, sia
in ambito accademico che lavorativo. I dati dimostrano che,
nonostante le difficoltà iniziali, il percorso scolastico porta
i nostri studenti a risultati eccellenti in italiano,
matematica, lingua inglese e tedesco seconda lingua (L2),
confermando l'efficacia del nostro modello educativo. Questa è
la strada giusta per una scuola moderna e inclusiva, capace di
offrire a tutti le migliori possibilità di successo.", ha detto
Galateo.
"Effetto Scuola" è un percorso nato per valorizzare la
cultura dell'autovalutazione e del merito nelle scuole in lingua
italiana. Ad illustrare ad una folta platea questo percorso
progettuale erano presenti a Firenze il sovrintendente
scolastico Vincenzo Gullotta, Giorgio Bolondi, docente di UniBz
che ha supportato il gruppo di lavoro per la matematica, Serena
Greco e Francesca Storai, ricercatrici di Indire, la docente
Silvia Sartori e il direttore del Servizio provinciale di
valutazione Terence Leone. "Il progetto Effetto Scuola dimostra
che investire nella qualità dell'insegnamento e nell'analisi dei
dati permette di ridurre progressivamente i divari iniziali,
trasformando ogni sfida in un'opportunità di crescita." ha
spiegato nella sua relazione il sovrintendente Gullotta. "I dati
non forniscono tutte le risposte, ma una loro corretta lettura
aiuta a individuare le strategie migliori da applicare in un
determinato contesto, valutando i diversi fattori che lo
caratterizzano sia in termini di sfide, sia soprattutto di
risorse.", ha concluso il sovrintendente scolastico.
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