"Da tempo le famiglie e i
caregiver delle 63 mila persone con disabilità, presenti in
Umbria, hanno bisogno di aiuti e sostegni, ma questa necessità
ineludibile non può diventare una scena del teatrino della
politica regionale, viste anche le prossime elezioni del 17 e 18
novembre. In merito alla polemica seguita alla mancata
approvazione della delibera sui fondi per le persone con
disabilità, ora più che mai, Fish Umbria, non è disponibile a
negoziare il pieno riconoscimento dei diritti con il rigoroso e
concreto rispetto del principio di equità e appropriatezza delle
prestazioni e degli interventi": lo afferma la Federazione per
il superamento dell'handicap in un comunicato. "Fish Umbria -
prosegue la nota - ribadisce, ancor una volta, con forza, che al
centro del dibattito politico non può esserci solo e soltanto
una questione di risorse economiche, peraltro irrisorie, che
andrebbero a favorire alcuni ed escluderne altri. L'attenzione
che si produce, soprattutto in prossimità delle campagne
elettorali, da parte della politica, di voler promettere risorse
ad hoc e con un orizzonte temporale ridotto, sicuramente
combacia con la necessità delle persone con disabilità e
familiari di avere risposte per sopravvivere qui ed ora. Ma
questo garantisce effettivamente il diritto delle persone con
disabilità ad avere un proprio progetto di vita da perseguire
con le stesse opportunità di tutti, come peraltro previsto dalle
normative italiane? Le associazioni aderenti alla Fish Umbria
sollecitano da anni l'avvio di un percorso tanto impegnativo
quanto necessario e urgente di profonda innovazione del sistema
di welfare della regione Umbria. Nel Piano regionale per la non
autosufficienza 2022/2024 e nel recente D.Lgs. 62/24 (entrata in
vigore il 30/06/ 2024) si stabilisce come si dovrebbe giungere
al Progetto di vita individuale personalizzato e partecipato. È
un diritto fondamentale delle persone con disabilità e delle
loro famiglie e deve garantire la loro auto-determinazione e il
rispetto 'dei loro desideri, delle loro aspettative e delle loro
scelte' (articolo 18 comma 3). Questa è la principale sfida che
bisogna dimostrare di saper cogliere anche nella nostra Regione,
per tale motivo Fish Umbria si confronterà, come sempre in
maniera costruttiva, con tutti quelli che dimostreranno di
volere e di potere interpretare la richiesta di innovare il
sistema di welfare regionale. Non possiamo invece che
stigmatizzare chi, a volte anche in buona fede, contribuisce a
rendere eludibili gli impegni già assunti nel produrre i
cambiamenti attesi. Oggi si cavalca nuovamente la richiesta di
bonus, ma non si può accettare che vengano spacciati come
soluzione risarcitoria di diritti che continueranno ad essere
negati se non si produrranno i necessari cambiamenti. Fish
Umbria non è disponibile a negoziare i diritti delle persone con
disabilità e delle loro famiglie. Non sfugga che
all'insostenibile leggerezza del pragmatismo della politica
corrisponde un'altrettanta insostenibile pesantezza sulla vita
delle persone causata dall'emergenza irrisolta".
E il presidente nazionale Vincenzo Falabella ribadisce:
"basta mance, basta bonus: occorre programmare interventi che
garantiscano l'effettiva realizzazione del progetto di vita
duraturo, in linea con le esigenze e le aspettative delle
persone con disabilità e delle loro famiglie".
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