Arresti domiciliari per Cristian
Goracci, ex amministratore unico della Sogepu, società a
partecipazione pubblica impegnata nel settore della raccolta dei
rifiuti nell'alto Tevere umbro, e Antonio Granieri, legale
rappresentante di una società di recupero per il riciclaggio di
rifiuti solidi e biomasse, accusati, a vario titolo, di
corruzione e fatture per operazioni inesistenti. La guardia di
finanza di Perugia ha infatti dato esecuzione ad un'ordinanza
cautelare del gip.
La misura chiesta dalla Procura di Perugia a fine
giugno-inizio luglio è stata emessa secondo quanto previsto
dalla nuova legge Nordio. L'istanza è stata quindi vagliata in
udienza e davanti al giudice i due indagati hanno reso ampie
dichiarazioni rivendicando la correttezza del loro operato.
Secondo la ricostruzione accusatoria, Goracci avrebbe
ricevuto oltre 750 mila euro, per consulenze fatturate ma che
non c'erano "mai state effettivamente" e che sarebbero la
remunerazione per la messa a disposizione delle proprie
funzioni. Per questo - si legge in un comunicato della Procura -
oltre alla contestazione di corruzione sono contestate le
fattispecie di emissione ed utilizzazione di fatture per
operazioni oggettivamente inesistenti.
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