"Noi siamo dalla parte del popolo,
in questi giorni abbiamo girato i mercati, ascoltato i
lavoratori, i piccoli artigiani ed imprenditori, i
professionisti e i commercianti e approfondito con loro i
problemi della società umbra, vogliamo difendere le istanze, le
esigenze di uomini e donne delusi da decenni di malgoverno, per
una riscossa concreta che difenda la loro energia sana e
produttiva, il loro lavoro dalla concorrenza sleale dei grandi
gruppi finanziari": lo affermaa Marco Rizzo, candidato
governatore della Regione Umbria, e segretario di Democrazia
sovrana e popolare, che assieme al presidente di Dsp, Francesco
Toscano, ha chiuso la campagna elettorale a Perugia, nella sala
dei Notari.
"Dagli stessi gruppi - prosegue Rizzo in una sua nota - che
agiscono direttamente su centrodestra e centrosinistra con
politiche privatrizzatrici che hanno sostituito le unità
sanitarie locali in aziende con le quali si fanno profitti
ignobili sulla pelle delle persone. Noi vogliamo tornare ad una
sanità universalistica che cerchi soluzioni e non si preoccupi
solo di vendere prestazioni. I dati nazionali fanno paura. Lo
Stato lo scorso anno ha derogato 134 miliardi alle Regioni per
la gestione della sanità pubblica ma sta crescendo
prepotentemente una sanità privata che lo scorso anno ha
sottratto al pubblico 50 miliardi di euro, in una prospettiva di
sostituzione della sanità pubblica che è assolutamente da
respingere, non va bene".
"Noi offriremo all'Umbria - spiega RIzzo - protezione
sociale, quintuplicando gli assegni alla famiglie in difficoltà
e aumentando le pensioni di invalidità, restituiremo la sanità
centrale contro la dissoluzione localistica, faremo finire la
svendita della salute dei cittadini ai privati".
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