L'Umbria sta cercando di
ridefinire il proprio futuro economico lungo le direttrici
dell'innovazione e della sostenibilità. In sintesi, "prova a
reinventarsi. L'innovazione non è ancora un sistema pienamente
consolidato, ma il terreno è fertile". E' il quadro fornito
dalla Camera di commercio regionale, secondo la quale i segnali
positivi non mancano: crescita delle startup, investimenti in
tecnologie 4.0, una nuova generazione di imprenditori e
professionisti in ambito Stem. Ma restano differenze
territoriali, ostacoli burocratici e la necessità di un
ecosistema più integrato. In questo scenario, le istituzioni
locali giocano un ruolo fondamentale: dalla Regione Umbria,
regista dei fondi strutturali, alla Camera di commercio, che
agisce da catalizzatore di servizi e strumenti operativi per le
imprese, all'Università, fornitrice di competenze e leva di
qualità, fino a una rete di altri attori rilevanti.
"Nel 2024 abbiamo assistito a un anno importante per
l'ammodernamento del sistema produttivo umbro, grazie alla
spinta della doppia transizione: digitale ed ecologica" ha
commentato Giorgio Mencaroni, Presidente della Camera di
Commercio dell'Umbria. "Le imprese - ha aggiunto - hanno
mostrato una crescente apertura all'adozione di nuove tecnologie
e modelli sostenibili, con un protagonismo crescente delle nuove
generazioni. Lavoriamo affinché queste energie trovino canali
solidi di sviluppo. Il nostro compito, come Camera di Commercio,
è quello di accompagnare questo processo, ma ripeto ancora una
volta che serve un gioco di squadra con Regione, Università,
imprese e corpi intermedi. Solo così l'innovazione diventa
ecosistema".
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