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Da Assemblea Umbria 'Sostegno a forze di pubblica sicurezza'

Da Assemblea Umbria 'Sostegno a forze di pubblica sicurezza'

Approvata all'unanimità mozione FdI, prima firmataria Pace

PERUGIA, 28 gennaio 2025, 19:57

Redazione ANSA

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L'Assemblea legislativa ha approvato con voto unanime una mozione concernente il Sostegno alle forze di pubblica sicurezza presentata dal gruppo di FdI (prima firmataria Eleonora Pace) poi emendata sia in alcuni passaggi nelle premesse che nel dispositivo, su proposta dei gruppi della maggioranza tramite il capogruppo di Avs, Fabrizio Ricci.
    Con questo atto viene impegnata la Giunta regionale "a condannare fermamente gli episodi di violenza e ogni altra azione lesiva nei confronti delle forze di pubblica sicurezza, promuovendo iniziative di sensibilizzazione volte a rafforzare il rispetto nei loro confronti e a diffondere una cultura di legalità e civiltà; a promuovere ogni iniziativa volta a migliorare le condizioni operative e di lavoro delle forze di pubblica sicurezza chiedendo di proseguire nel lavoro di potenziamento degli organici".
    A margine del dibattito e prima del voto, la presidente della Giunta regionale, Stefania Proietti ha espresso la sua soddisfazione per il voto unanime sull'atto condiviso.
    "L'intento di manifestare la solidarietà alle forze dell'ordine e di polizia è un sentimento comune" ha sottolineato. "Oggi, in quest'Aula - ha proseguito -, abbiamo raggiunto un risultato pregevole perché la sicurezza è un tema di tutti e da tutti sentito in ogni sfaccettatura. La richiesta del potenziamento degli organici da concretezza ad una mozione condivisa. Grazie anche a nome della Giunta per questo risultato positivo e unitario".
    Il documento originario del gruppo di Fratelli d'Italia - riferisce Palazzo Cesaroni - è stato illustrato da Pace. "La pubblica sicurezza dei cittadini - ha sostenuto - è un diritto, così come sancito dall'ordinamento giuridico italiano. Le forze di pubblica sicurezza svolgono un ruolo essenziale nella tutela della legalità, dell'ordine pubblico e della sicurezza dei cittadini ma subiscono aggressioni quotidiane nell'assolvimento del proprio dovere, come nel caso degli insulti rivolti dai gruppi di stranieri a Capodanno a Milano. E mettono a rischio la propria vita per difendere la sicurezza dei cittadini, come recentemente accaduto a Rimini. Tali atti violenti rappresentano un grave attacco alle istituzioni democratiche e alla convivenza civile, costituendo un fenomeno che non solo mina l'autorità dello Stato, ma rischia di alimentare un clima di insicurezza sociale. Molti recenti provvedimenti legislativi vanno nella direzione di rafforzare le tutele per le donne e gli uomini in divisa che garantiscono la sicurezza delle nostre città ed è dovere delle istituzioni pubbliche promuovere e garantire il rispetto per il lavoro delle forze di pubblica sicurezza e condannare fermamente qualsiasi forma di violenza o delegittimazione nei loro confronti. Auspico voto unanime e favorevole". Da qui ha preso il via un partecipato dibattito, aperto da Ricci che, parlando a nome della maggioranza consiliare ha giudicato la mozione “irricevibile perché palesemente strumentale". "Viene chiesto alla Giunta regionale - ha spiegato - di essere solidale con le forze di pubblica sicurezza e di condannare episodi di violenza verso di loro, fatto ovvio e scontato, ma si omette totalmente un’analisi di contesto rispetto alla complessità del tema della sicurezza pubblica e alle grandi difficoltà che le operatrici e gli operatori di pubblica sicurezza incontrano per mancanza di mezzi, per carenze di organici, ma anche in conseguenza di un’idea di sicurezza totalmente schiacciata sull’ordine pubblico e sulla sua gestione, un’idea di per sé fallimentare. Nella mozione ci sono passaggi che reputiamo gravi come quando si fa riferimento ad insulti rivolti da gruppi di stranieri, a capodanno, a Milano, nel quale risalta la parola stranieri, come se la provenienza geografica di chi insulta la polizia avesse una qualche valenza, che sia un’attenuante o un’aggravante. Dal documento in discussione traspare una retorica e un’impostazione culturale per noi inaccettabile. Per questo abbiamo predisposto come maggioranza un emendamento che sostituisce le premesse ed il dispositivo dell’atto e propone una diversa idea concreta di come si promuove il rispetto ed il sostegno per ogni articolazione dello Stato ed in particolare per le forze di pubblica sicurezza. Nel nostro documento viene specificato che è dovere delle istituzioni della Repubblica promuovere e garantire il rispetto per tutte le articolazioni dello Stato e per le lavoratrici e i lavoratori che vi operano in particolare quando oggetto di aggressioni ed attacchi, condannando fermamente qualsiasi forma di violenza o delegittimazione nei loro confronti”. “Pieno sostegno a quanto sottolineato da Ricci e al nostro emendamento" è stata espressa da Maria Grazia Proietti (Pd). "Siamo grati alle forze dell’ordine - ha aggiunto - per il loro decisivo contributo alla sicurezza che va garantita soprattutto con azioni di prevenzione e con specifici investimenti. Importante è agire con un approccio integrato. È necessaria una solidarietà concreta ed efficace nei confronti delle forze di pubblica sicurezza”. Per Donatella Tesei (Lega) “più che un emendamento, la maggioranza ha presentato un documento sostitutivo". "Con la mozione illustrata da Pace - ha aggiunto - si esprime soltanto il sostegno alle forze dell’ordine, a tutti coloro che garantiscono la sicurezza dei cittadini. È assolutamente necessario il potenziamento degli organici e l’attività di prevenzione, ma dalle parole bisogna passare ai fatti ed il Governo centrale sta agendo in questa direzione. Il numero degli organici sta crescendo. Oggi dobbiamo semplicemente votare un atto a sostegno delle forze dell’ordine e al lavoro che svolgono quotidianamente per tutti i cittadini”. “Il tema è semplice - ha affermato Nilo Arcudi (Tesei Presidente-Umbria civica) -, riguarda il sostegno alle forze dell’ordine che ogni giorno si impegnano a difesa delle nostre città, senza ambiguità ed incertezze. Ci sono responsabilità individuali di cui tenere conto e che portano ad atti di illegalità. Al Comune di Perugia l’attuale sindaco non ha rinnovato la delega alla sicurezza, il nucleo di polizia urbana a Fontivegge, a livello di competenze, è stato indebolito e non viene più considerato da multare l’accattonaggio molesto. La cosa principale è sostenere l’azione di contrasto alla criminalità che mina la sicurezza della comunità. Le classi sociali più in difficoltà, rispetto a certi rischi, sono proprio quelle più deboli. Le forze dell’ordine vanno sempre sostenute senza incertezze”. Secondo Andrea Romizi (FI) “crea dispiacere vedere una divisione su un tema come questo dove invece è necessario incontrarsi". La destra non è uguale a repressione - ha sostenuto -, e questo lo abbiamo dimostrato anche nelle nostre città. Come sindaco di Perugia ho firmato ordinanze oggi purtroppo cancellate. Il quartiere di Fontivegge presenta ad esempio dinamiche non comuni. Sono state installate 80 nuove telecamere, ma valutammo anche di offrire una visione dell’area caratterizzandola, intercettando risorse per oltre 30 milioni di euro che lì si stanno investendo. È stata restituita nuova vita ad un luogo, in precedenza, detrattore ambientale. I cittadini devono recuperare spazi di protagonismo. Mi appello ai colleghi della maggioranza affinché rivedano la loro posizione. Si chiede soltanto vicinanza alle forze dell’ordine e attaccamento ai valori di legalità, poi ci saranno altre sedi per approfondire questioni comunque urgenti da affrontare”. “È ovvia la solidarietà alle forze dell’ordine - le parole di Luca Simonetti (capogruppo M5s) -, ma non siamo d’accordo sulla sottolineatura di episodi che riguardano solo gli stranieri. Se avessimo voluto giocare al vostro gioco avremmo predisposto un atto con riferimento a scontri procurati da ambienti di destra o addirittura propri di qualche sindaco. Se vogliamo realmente rispondere ai problemi delle forze dell’ordine vanno approfondite situazioni e criticità. Ampia disponibilità a riconoscere il loro operato, ma con serietà”. Cristian Betti (capogruppo Pd) ha affermato che “quello della solidarietà alle forze dell’ordine non può essere un tema divisivo". "Nelle premesse del documento presentato - ha aggiunto - non può esserci unità di intenti, cosa invece diversa nel dispositivo finale di appoggio alle forze dell’ordine, dove non ci sono differenze. Un segnale importante sarebbe approfondire la discussione nella Commissione consiliare competente anche attraverso audizioni dei massimi rappresentanti delle forze dell’ordine e di ogni altro interlocutore protagonista della materia. Dobbiamo capire le migliori azioni da mettere in campo per appoggiare ed andare incontro al loro grande lavoro, in ogni articolazione”. Per Stefano Lisci (Pd) “la sicurezza è un argomento importante e delicato da affrontare nelle giuste maniere". "Ho apprezzato - ha detto - il lavoro fatto dal sindaco di Perugia Romizi. Al di là degli atti bisogna rendere i provvedimenti fattibili. Importante affrontare in Commissione il tema della sicurezza affrontando concretamente le reali necessità delle forze dell’ordine, senza dimenticare mai anche la situazione delle carceri”. A questo punto del dibattito, Eleonora Pace, prima firmataria della mozione di FdI si è detta disponibile nel togliere, nelle premesse dell’atto la parte riguardante “gli insulti rivolti (alle forze dell’ordine) dai gruppi di stranieri a Capodanno a Milano’, proposta che Ricci e la maggioranza hanno accolto positivamente e dopo aver concordato un dispositivo condiviso, lo stesso Ricci ha annunciato un voto favorevole sull’atto. Il dibattito si è concluso con l’intervento della presidente Proietti. “Esprimo soddisfazione - ha detto - per la decisione raggiunta poiché l’intento era comune, quello di manifestare la solidarietà alle forze dell’ordine e di polizia. Bene ricordare il tema delle carceri dove lavorano anche lì forze di polizia e dove la carenza di organico è emersa anche qualche giorno fa da parte del Direttore del carcere di Terni e dai magistrati di sorveglianza. Concorre la nostra richiesta al Governo di rafforzare gli organici a quella che arriva dai Prefetti e Questori. Come ha già sottolineato il capogruppo Betti è importante portare in Commissione il nostro dispositivo utile anche per queste richieste che spesso vengono da prefetture e questure. Chi come me ha avuto un ruolo da sindaco sa che il nostro ruolo è determinante ed occorre raffrontarsi con i Prefetti per richieste mirate e fattibili”.

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