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Sisma, l'Assemblea legislativa approva mozione su fisco

Sisma, l'Assemblea legislativa approva mozione su fisco

'Chiarimenti su trattamento dei contributi alle imprese'

PERUGIA, 28 gennaio 2025, 16:37

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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L'Aula di Palazzo Cesaroni ha approvato all'unanimità la mozione presentata dai consiglieri di maggioranza Betti, Filipponi, Lisci, Michelini, Maria Grazia Propietti (Pd), Tagliaferri (Ud), Ricci (Avs) e Simonetti (M5S), relativa alla "Richiesta di chiarimenti interpretativi e di azioni a livello regionale e nazionale in merito al trattamento fiscale dei contributi e delle agevolazioni alle imprese umbre colpite dagli eventi sismici del 2016, in particolare riguardo all'utilizzo di tali contributi per la compensazione dei debiti previdenziali e assistenziali".
    Il testo - è detto in una nota della Regione - è stato modificato, su richiesta del capogruppo Eleonora Pace (FdI), con l'aggiunta di un riferimento all'emendamento alle "Disposizioni urgenti in materia di termini normativi" presentato da alcuni senatori di FdI e approvato dal Parlamento, che riporta la corretta interpretazione sulla applicabilità delle agevolazioni previste per i territori colpiti dal sisma.
    L'atto di indirizzo, illustrato in Aula dal capogruppo Pd Cristian Betti, chiede all'Esecutivo di Palazzo Donini di "intervenire presso il Governo e il ministero dell'Economia e delle Finanze affinché venga dato seguito agli intendimenti contenuti nell'emendamento alle 'Disposizioni urgenti in materia di termini normativi' e, quindi, che i contributi ricevuti dalle imprese per l'esonero dai contributi previdenziali e assistenziali non siano considerati come sopravvenienze attive soggette a tassazione, ma vengano trattati come aiuti straordinari destinati esclusivamente alla compensazione dei danni economici causati dal sisma£".
    Si chiede inoltre "di monitorare costantemente l'impatto delle agevolazioni fiscali e contributive sulle imprese umbre, al fine di identificare e rimuovere eventuali barriere burocratiche o interpretative che possano ostacolare l'efficacia delle misure, garantendo che le risorse stanziate dal Governo arrivino in modo tempestivo e adeguato ai beneficiari.
    Collaborare con le associazioni di categoria, le Camere di commercio e le imprese umbre per sensibilizzare sul corretto utilizzo delle agevolazioni fiscali e per supportare le imprese nella gestione delle pratiche amministrative necessarie a beneficiare delle misure straordinarie previste dalla normativa di emergenza".
    "I contributi emergenziali elargiti dalle imprese colpite dal sisma del 2016 ricevuti per l'esonero dai contributi previdenziali e assistenziali - ha spiegato poi Betti - non possono essere considerati sopravvenienze attive ma devono essere trattati come aiuti straordinari, destinati esclusivamente alla compensazione dei danni economici causati dal sisma. L'Umbria risulterebbe particolarmente colpita da questa interpretazione. Di certo la nostra regione è stata messa alla prova dagli eventi sismici del 2016 ed è riuscita a ricevere contributi ed indennizzi, per i quali è sempre stata prevista la specificità della non cumulabilità con il reddito e quindi l'esenzione dalla tassazione. Tale specificità è venuta meno in una recente circolare dell'Agenzia delle Entrate, nella quale si specificava che tali somme, se utilizzate per la compensazione degli oneri previdenziali e assistenziali, erano soggette a tassazione. I contributi dovrebbero garantire una ripresa economica delle imprese dei territori colpiti dal sisma.
    Imporre la tassazione significa sottrarre risorse vitali per la ripresa delle imprese e compromettere la capacità di questi soggetti di superare la crisi. La posizione dell'Agenzia delle Entrate, quindi, contrasta con la finalità prevista dalle agevolazioni che servivano alle imprese per restare operative su un territorio difficile. Da qui la necessità che il Governo si faccia carico del problema, anche promuovendo una modifica normativa per esplicitare che i contributi utilizzati per il pagamento degli oneri previdenziali e assistenziali non debbano essere trattati come componenti straordinari di reddito, al fine di evitare che le imprese vengano penalizzate. Sarà nostra premura promuovere e agevolare tutti gli strumenti necessari per monitorare l'impatto delle agevolazioni fiscali e contributive sulle imprese umbre, identificando barriere burocratiche da abbattere anche con la sinergia e la collaborazione delle associazioni di categoria".
   

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