"L'Isuc in 50 anni di vita, ha
prodotto attraverso studi storici approfonditi il racconto del
passato, che ci ha permesso di interpretare le linee di sviluppo
della cultura politica e sociale dell'Umbria contemporanea":
questo in sintesi il messaggio del vicepresidente della
Regione, Tommaso Bori, per i 50 anni dell'Istituto di storia
contemporanea dell'Umbria.
Dopo aver ricordato i grandi presidenti che negli anni,
ognuno con la sua esperienza, sensibilità e grande personalità,
hanno contribuito a far crescere il livello culturale
dell'Istituto, Bori - riferisce una nota della Regione - ha
ringraziato il presidente in carica, Alberto Stramaccioni, "per
il lavoro svolto in questi anni, rinnovandogli il massimo
sostegno all'attività futura che andando oltre la riflessione
storica, offre spunti per le linee di sviluppo future della
nostra Regione".
Tra le attività organizzate negli anni, Bori ha voluto
ricordare i "Laboratori della memoria", realizzati dall'Istituto
per la storia dell'Umbria contemporanea nell'ambito del progetto
di educazione alla cittadinanza con l'obiettivo di far conoscere
alle nuove generazioni i luoghi e gli eventi che hanno
contribuito a tracciare la storia dell'Umbria contemporanea.
"Un progetto lungimirante realizzato oltre dieci anni fa - ha
detto il vicepresidente - che ha permesso di trasmettere e far
comprendere alle nuove generazioni la storia dell'Umbria,
attraverso i luoghi in cui si è sviluppata e i racconti.
Un'iniziativa lodevole, perché sapere da dove veniamo ci aiuta a
capire chi siamo".
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