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All'80% le guarigioni da leucemie e linfomi pediatrici

All'80% le guarigioni da leucemie e linfomi pediatrici

I dati dal convegno organizzato a Perugia dal comitato Chianelli

PERUGIA, 14 febbraio 2025, 17:16

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Le guarigioni dei bambini e degli adolescenti malati di leucemie e linfomi, ancora le neoplasie più frequenti in campo pediatrico, si attestano intorno all'80 per cento, e "crescono ogni anno" le possibilità di guarigione nei tumori solidi nei bambini e negli adolescenti, grazie ad un approccio multidisciplinare. Il quadro è emerso dal convegno "Tumori pediatrici, una presa in carico globale tra obiettivi raggiunti e nuovi traguardi" che si è svolto a Perugia al Residence "Daniele Chianelli", organizzato in collaborazione con la struttura complessa di Oncoematologia pediatrica dell'ospedale del capoluogo umbro.
    "E' San Valentino, festa dell'amore, che precede la giornata mondiale contro il cancro infantile, e non poteva esserci giorno migliore per celebrare l'amore per la vita" ha detto Franco Chianelli, presidente del Comitato per la vita "Daniele Chianelli". Che riferisce dell'iniziativa in un comunicato.
    "Abbiamo presentato - ha sottolineato Francesco Arcioni, medico dell'Oncoematologia pediatrica - risultati e strategie terapeutiche che soltanto cinque anni fa erano inimmaginabili.
    L'obiettivo è guardare oltre e sempre con maggiore efficacia contrastare le malattie che rimangono ancora inguaribili".
    Daniela Donetti, direttrice regionale Sanità e Welfare, ha parlato di "un modello emozionante e innovativo". "Costruire un sistema, con al centro il Comitato Chianelli, che permette alle persone di vivere nella normalità è parte integrante della cura, in una catena che comprende anche la ricerca e l'innovazione terapeutica" ha aggiunto.
    "Saremo sempre al vostro fianco", ha assicurato la presidente dell'Assemblea legislativa Sarah Bistocchi.
    Delle guarigioni dei bambini e degli adolescenti malati di leucemie e linfomi, hanno parlato le dottoresse Elena Mastrodicasa e Ilaria Capolsini, ematologhe della struttura complessa di Oncoematologia pediatrica nella prima sessione del convegno coordinata da Guido Pennoni, direttore dipartimento materno Infantile Usl Umbria 1 e Federica Celi, direttrice Dipartimento materno infantile azienda ospedaliera Santa Maria di Terni. Le terapie e le possibilità di guarigione nei tumori solidi nei bambini e negli adolescenti, sono state illustrate dalla dottoressa Katia Perruccio.
    Di cure palliative, cronicità e le prospettive di presa in carico globale, sia in campo oncoematologico e pediatrico in generale, hanno parlato i dottori Carla Cerri e Daniele Mezzetti nella seconda Sessione guidata da Stefania Troiani, direttrice dell'Unità di terapia intensiva neonatale Azienda ospedaliera di Perugia e Guido Camanni, responsabile di Unità complessa istituto Serafico di Assisi.
    Ampio spazio anche all'equipe multidisciplinare, interamente sostenuta dal comitato "Daniele Chianelli", composta da esperti in psicoterapia, assistenza sociale, educazione professionale, nutrizione, neuropsicomotricità, neuropsicologia, arteterapia, musicoterapia, ortoterapia e teatroterapia. La sessione a loro dedicata, diretta da Antonella Monaldi coordinatrice infermieristica dell'Oncoematologia pediatrica, ha messo al centro la potenza della relazione terapeutica, definita fondamentale nel percorso di cura del bambino e della sua famiglia. Attraverso una serie di interventi mirati, la squadra ha esplorato come la presenza di un'equipe multidisciplinare, unita in un progetto condiviso, possa migliorare significativamente la qualità della cura, rispettando la persona nella sua interezza. La relazione tra il sistema di cura e la natura del paziente, l'utilizzo di strumenti terapeutici come il disegno o la musica, e l'importanza del supporto riabilitativo sono stati al centro della discussione. Un messaggio di umanità e competenza, che sottolinea quanto ogni intervento, in ogni sua forma, sia al servizio di una cura della persona nella sua interezza.
    L'ultima sessione del convegno, coordinata dalla professoressa Maria Paola Martelli, direttrice della struttura complessa di Ematologia con Tmo dal dottor Paolo Prontera, responsabile del Centro di genetica medica malattie rare ha affrontato, con il professor Antonio Pierini, responsabile programma trapianti, dottoressa Maria Speranza Massei e il dottor Francesco Arcioni il tema delle terapie più innovative come le Car-T, il trapianto di midollo osseo e le terapie geniche.
    "Una giornata meravigliosa - ha concluso Franco Chianelli, impreziosita dalla presenza della dottoressa Donetti, che ci incoraggia a proseguire il nostro impegno in favore dei bambini e dei ragazzi malati".
   

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