"Abbiamo fatto un'analisi sulle
ricadute socio-economiche della chiusura del tunnel" del Monte
Bianco "di queste 15 settimane, da inizio settembre a metà
dicembre. Abbiamo curato specialmente alcune attività dove
potenzialmente potevano esserci delle ricadute molto negative. E
abbiamo osservato che sebbene ci siano degli effetti, queste
ricadute siano, tra virgolette, gestibili".
Così il professor Marco Alderighi, direttore del Dipartimento
di Scienze Politiche ed economiche di UniVda, alla Tgr Vda.
Alderighi ha illustrato in un incontro a palazzo regionale gli
esiti degli studio commissionato all'UniVda dalla Regione sugli
impatti economici delle chiusure per lavori del traforo del
Monte Bianco.
"Abbiamo guardato in primo luogo - ha detto - le ricadute che
hanno colpito o possono colpire il settore turistico, quelle che
riguardano invece la grande distribuzione, il commercio al
dettaglio e la ristorazione a seguito di un minor arrivo di
frontalieri. Abbiamo curato l'aumento dei costi che sostengono
le imprese per il trasporto merci dovendo passare principalmente
dal Frejus".
Quindi "abbiamo condotto un'analisi prospettica di breve ma
anche di medio periodo. Abbiamo guardato se ci fossero degli
impatti strutturali: questo non ci sembra all'ordine del giorno,
quindi quello che abbiamo trovato per quest'anno è anche quello
che ci dovremmo aspettare nei prossimi anni, magari forse
qualcosina in meno se le imprese e i consumatori si adattano
alla situazione".
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