Una delegazione della Consulta
italiana per la Libertà di Religione o di Credo ha incontrato
nei giorni scorsi, presso il ministero degli Esteri,
l'ambasciatore Francesco Genuardi, capo di gabinetto del
ministro degli Esteri Antonio Tajani e il vice capo di gabinetto
Francesco Santillo. La delegazione era accompagnata dall'Inviato
Speciale per la libertà religiosa del governo italiano, Davide
Dionisi.
"L'incontro ha rappresentato un'importante occasione -
riferisce la Consulta - per condividere le iniziative in
programma per il 2025 e fare il punto sulle attività svolte fino
ad oggi, a pochi mesi dalla presentazione ufficiale avvenuta
nell'ambito del G7 di Pescara per iniziativa del ministro
Tajani. Nel corso del colloquio, l'ambasciatore Genuardi ha
confermato il pieno sostegno del ministero degli Affari esteri
al lavoro della Consulta".
"Accogliamo con grande soddisfazione il rinnovato supporto
dell'ambasciatore Genuardi, che ha ribadito l'importanza
attribuita dal governo italiano e dal ministero degli Affari
esteri alla tutela della libertà religiosa", dichiara il
presidente della Consulta, Shahid Mobeen. "In questi mesi,
grazie anche al prezioso sostegno dell'Inviato Speciale Davide
Dionisi, la Consulta ha raggiunto risultati significativi, tra
cui un'audizione alla Camera dei Deputati e numerosi incontri
con membri del corpo diplomatico e delle istituzioni italiane.
Continueremo a lavorare con determinazione per dare voce a
quanti subiscono violazioni della libertà religiosa nel mondo e
per sollecitare un impegno politico costante da parte del
governo italiano, in particolare nel quadro delle relazioni
bilaterali con quei Paesi in cui tale diritto è minacciato".
La Consulta italiana per la Libertà di Religione o di Credo
riunisce diverse organizzazioni della società civile attive
nella difesa di questo diritto fondamentale, tra cui Aiuto alla
Chiesa che Soffre, l'Associazione Pakistani Cristiani in Italia,
Avs, la Comunità di Sant'Egidio, la Fondazione Internazionale
Oasis e Pro Terra Sancta. La sua missione è promuovere
iniziative di sensibilizzazione, monitorare il grado di rispetto
della libertà religiosa a livello globale e richiamare
l'attenzione delle istituzioni italiane sulle violazioni di tale
diritto nel contesto internazionale.
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