"Quello che abbiamo capito in questi
giorni è che in una situazione complessa nel mondo, in cui
l'ordine mondiale è sovvertito, in cui ci sono dei conflitti che
non finiscono mai, la voce del Papa in fondo è l'unica voce
morale di impatto globale in questo momento". Lo ha detto padre
Antonio Spadaro, sottosegretario del dicastero per la Cultura e
l'educazione a margine della prima giornata della Cattedra
dell'accoglienza, in corso a Sacrofano (Roma), commentando i 38
giorni di degenza ospedaliera di Papa Francesco.
"Sentivamo il bisogno che lui tornasse a essere presente, a
farsi vivo anche con la sua voce, con una presenza più
visibile", ha continuato. "Perché - ha spiegato - il mondo vive
una situazione molto difficile" da cui se ne esce "con l'impegno
di tutti. Se non c'è l'impegno per la pace, se continuano a
prevalere gli schemi di guerra per cui solo con l'arma, solo con
la guerra si potranno risolvere situazioni non se ne verrà
fuori".
Per Spadaro "i conflitti che stiamo vivendo non hanno nessuna
prospettiva di futuro praticabile, ognuno ha i propri interessi
e cerca di portarli avanti ma alla fine non si compone un futuro
davvero vivibile".
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