"Cari fratelli e
sorelle musulmani, uniamoci per spegnere il fuoco dell'odio,
della violenza e della guerra, e accendiamo invece la dolce
candela della pace, attingendo alle risorse per la pace che sono
presenti nelle nostre ricche tradizioni umane e religiose.
Possano il vostro digiuno, le altre pie pratiche durante il
Ramadan e la celebrazione di 'Id alFitr che lo conclude,
portarvi abbondanti frutti di pace, speranza e gioia". E' quanto
scrive il Dicastero per il Dialogo interreligioso alla comunità
musulmana in occasione dell'inizio del Ramadan.
"Avremmo voluto condividere con voi alcune considerazioni su
un tema diverso da quello che abbiamo scelto di affrontare -
scrive il Dicastero riferendosi al tema del messaggio 'Cristiani
e musulmani: estinguere il fuoco della guerra e accendere la
candela della pace' - ma il numero crescente di conflitti in
questi giorni, che vanno dai combattimenti militari agli scontri
armati di varia intensità che coinvolgono Stati, organizzazioni
criminali, bande armate e civili, è diventato davvero
allarmante".
Per il Vaticano le guerre provocano "la distruzione delle
infrastrutture e delle proprietà" che "rende la vita
irrimediabilmente difficile, se non impossibile. A volte
centinaia di migliaia di persone sono sfollate nel proprio paese
o costrette a fuggire in altri paesi come rifugiati. Di
conseguenza, la condanna e il rifiuto della guerra dovrebbero
essere inequivocabili: ogni guerra è fratricida, inutile,
insensata e oscura. In guerra perdono tutti. Ancora una volta,
nelle parole di Papa Francesco: 'Nessuna guerra è santa, solo la
pace è santa'".
Di qui l'invito ai musulmani ad unirsi con i cristiani per la
pace perché "tutte le religioni, ciascuna a modo suo,
considerano la vita umana sacra e quindi degna di rispetto e
protezione".
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