Da oggi e fino a
domenica 23 febbraio si terrà il quarto dei grandi eventi
giubilari, il Giubileo dedicato ai Diaconi che richiamerà a Roma
oltre sei mila pellegrini, provenienti da circa 100 Paesi del
mondo. Tra questi, per citarne solo i più rappresentati, quasi
4mila diaconi permanenti, con i loro famigliari, provengono
dall'Italia, 1300 dagli Stati Uniti, 656 dalla Francia, 350
dalla Spagna, 230 dal Brasile, 160 dalla Germania, 150 dal
Messico. Poi gruppi numerosi arriveranno anche dalla Polonia,
dalla Colombia, dal Regno Unito, Canada. Ci saranno anche
rappresentanze provenienti da Paesi come Camerun, Nigeria,
India, Indonesia, Australia.
Come annunciato, il Papa, considerate le sue condizioni di
salute, non sarà presente a nessuno degli appuntamenti di questo
evento.
In ventitré riceveranno l'Ordine sacro del Diaconato durante
la messa di domenica 23 febbraio, nella Basilica di San Pietro,
alle ore 9.00. Per la Celebrazione eucaristica, il Papa ha
delegato mons. Rino Fisichella, Pro-Prefetto del Dicastero per
l'Evangelizzazione. Due dei nuovi diaconi provengono dal
Brasile, sei dalla Colombia, uno dalla Francia, tre dall'Italia,
tre dal Messico, due dalla Polonia, tre dalla Spagna, tre dagli
Stati Uniti.
Oggi i pellegrini saranno accolti in 12 chiese del centro di
Roma. Saranno suddivisi per lingua di appartenenza (italiano,
spagnolo, portoghese, polacco, francese, inglese) e le catechesi
saranno tenute da 12 vescovi. Domani sarà possibile per tutti i
partecipanti compiere il pellegrinaggio alla Porta Santa di San
Pietro. Il Giubileo dei diaconi proseguirà sabato alle ore 18.00
con la Veglia di preghiera, in Aula Paolo VI e si concluderà
domenica 23 febbraio, come precedentemente accennato, con la
messa nella Basilica di San Pietro.
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