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In evidenza
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In collaborazione con Sanità per il Veneto
Approccio sempre più "a
misura di mamma e bambino" per le donne in gravidanza che fanno
riferimento all'Unità operativa di ostetricia e ginecologia
dell'ospedale di Montebelluna. Due le novità introdotte con il
nuovo anno al fine di migliorare ulteriormente l'umanizzazione
nell'approccio alle varie fasi del parto: l'"Ambulatorio
Sottosopra" e i "Mandala dell'attesa".
Ambulatorio Sottosopra: si occupa dell'accoglienza, gestione
e consulenza delle donne in gravidanza con feto podalico.
Attualmente queste future mamme vengono indirizzate in Reparto,
generalmente intorno alla 36/a settimana di gravidanza, momento
in cui viene effettuato un counseling per favorire il
rivolgimento del feto, spiegando le posizioni naturali che
possono favorirlo. Se non si ottengono risultati, con il
consenso della paziente interviene il ginecologo con le manovre
di rivolgimento. L'efficacia delle pratiche proposte per un
rivolgimento "naturale del feto" avrebbero maggiore efficacia se
proposte in anticipo: di qui l'attivazione dell'ambulatorio
dedicato che accoglierà le donne già alla 33/34a settimana,
subito dopo l'ecografia del terzo trimestre, per consentire un
counseling precoce con ginecologo e ostetrica per l'insegnamento
delle posizioni che possono favorire il rivolgimento.
L'incidenza dei feti podalici in gravidanza a termine è del 4%,
e l'adozione di tecniche per favorire il rivolgimento
rappresenta una metodica importante per il contenimento dei
cesarei, contribuendo anche a un incremento della soddisfazione
materna. Un primo successo il personale dell'Ambulatorio
Sottosopra l'ha ottenuto…in casa. L'ostetrica Irene Menin
attendeva Diletta, podalica per quasi tutta la gravidanza:
grazie agli esercizi e alla manovra di rivolgimento, la piccola
ha finalmente fatto la capriola, sistemandosi in posizione
cefalica e consentendo così alla mamma, nelle scorse settimane,
un meraviglioso parto in acqua.
Colorando verso te, i Mandala dell'attesa: questa nuova
attività, rivolta alle donne in fase di induzione del travaglio,
unisce la riflessione sul vissuto esperienziale con l'arte del
disegno terapeutico. Durante il periodo di induzione, le donne
sono invitate a colorare un mandala, attività che ha dimostrato
di favorire il rilassamento e aiutare a distaccarsi dalla realtà
immediata. La colorazione del mandala rappresenta un momento di
introspezione e calma ma, anche, un segno che resta nel tempo
come simbolo di un'esperienza trasformativa. Studi clinici
indicano come attività di questo tipo possano migliorare il
vissuto emotivo delle future mamme, promuovendo la gestione
dello stress e della tensione, oltre a rafforzare il senso di
controllo e serenità. Una volta colorati, i mandala vengono
esposti in alcune bacheche collocate all'interno del reparto, in
modo che ogni donna possa vedere il proprio contributo e quello
delle altre mamme, creando un ambiente più accogliente e
familiare.
In collaborazione con Sanità per il Veneto
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