Siti Internazionali
Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.
Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.
In evidenza
In evidenza
Temi caldi
In collaborazione con Sanità per il Veneto
La Giunta regionale del Veneto ha
approvato il Protocollo per la sorveglianza dei lavoratori ex
esposti a radon, che traccia le linee di indirizzo per la
sorveglianza sanitaria finalizzata alla diagnosi precoce dei
tumori correlati all'esposizione al gas cancerogeno. Si prevede
un finanziamento ad hoc per la copertura integrale dei costi
sostenuti dalle aziende Ulss, che garantiranno il servizio con
accertamenti sanitari mirati.
La Regione ha affrontato il tema dell'esposizione a radon di
alcuni lavoratori del Veneto, individuati in base ai
campionamenti effettuati a cura di Arpav negli anni 2000, che
hanno accertato l'effettiva presenza di elevate concentrazioni
di radon nell'area che ospita la base militare "I ROC" sul Monte
Venda, in provincia di Padova. I lavoratori della base erano
sottoposti a sorveglianza da parte del Ministero della Difesa;
quando i dicastero ha cessato di garantire questi controlli, la
Regione ha ritenuto opportuno intervenire con un'apposita
sorveglianza sanitaria.
"I soggetti ex esposti a radon in ambito professionale -
precisa l'assessore alla Sanità, Manuela Lanzarin - possono
rivolgersi al Servizio Spisal competente per residenza, al fine
di richiedere, a titolo totalmente gratuito e previa valutazione
specialistica preliminare, la presa in carico da parte del
Servizio Sanitario regionale per l'esecuzione degli accertamenti
sanitari previsti dal Protocollo inserito nella delibera. In
ottica di sanità pubblica, per agevolare e supportare le
attività degli Spisal, è previsto che il Servizio Epidemiologico
Regionale, con sede presso Azienda Zero, provveda in modo
continuativo al monitoraggio degli esiti della sorveglianza
sanitaria, attraverso la redazione di report periodici. Ciò
permetterà di assumere in modo tempestivo le misure più congrue
e idonee per la prevenzione, la diagnosi precoce e il contrasto
alle malattie neoplastiche correlate all'esposizione a radon".
In collaborazione con Sanità per il Veneto
Ultima ora