"Non c'è stata sospensione
didattica, ma solo un lieve ritardo dovuto anche a motivazioni
di bilancio che bisogna approvare prima di affrontare spese
quali i contratti di docenza". Così il direttore del
Conservatorio 'Alfredo Casella' dell'Aquila Claudio Di
Massimantonio torna, dopo alcune settimane, sulla vicenda del
corso di Musiche tradizionali.
"Oggi - assicura Di Massimantonio - tutte le discipline del
corso di Musiche tradizionali sono state coperte dai nuovi
docenti e i corsi si stanno svolgendo regolarmente".
"Come direttore di un'istituzione pubblica - continua - uno
dei compiti principali è proprio quello di tutelare l'economia
dello stato, assicurando che le risorse pubbliche vengano
gestite in modo efficiente, trasparente e responsabile. C'è una
legge, la numero 160/2019 c.284, che mi impedisce di stipulare
contratti di lavoro oltre i tre rinnovi".
Di qui lo stop e le relative critiche. "I docenti che hanno
animato la protesta - sottolinea Di Massimantonio- si trovano
purtroppo tutti nella condizione di aver raggiunto il numero
massimo di rinnovi. Sono dispiaciuto anch'io e comprendo la loro
amarezza, in questo quadriennio hanno dimostrato dedizione e
capacità per il loro lavoro portando la comunità studentesca a
risultati apprezzabili, ma sicuramente non di meno i nuovi
docenti, attinti dalla stessa comparativa d'istituto basata su
criteri di merito e formazione, contribuiranno alla crescita di
questo giovane corso".
"Ho voluto io, cinque anni fa - ricorda il direttore -
chiedere al ministero l'attivazione del corso di Musiche
tradizionali con indirizzo vocale/strumentale, per accogliere
più strumenti possibili, ciò riflette la mia visione di
valorizzare e preservare il patrimonio culturale del territorio,
un aspetto molto importante per una comunità. La musica
tradizionale è infatti un elemento fondamentale per la memoria
storica di un popolo e per il suo sviluppo culturale. Inoltre,
un corso di questo tipo può avere anche implicazioni economiche
positive, come il rafforzamento del turismo culturale, la
promozione della diversità culturale e il sostegno all'industria
musicale locale".
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