TUNISI - In occasione di un'audizione di fronte ad una Commissione parlamentare Il ministro tunisino degli Affari sociali, Issam Lahmar, ha spiegato la prossima presentazione di alcune disposizioni volte a riformare il Codice del lavoro, in particolare alla generalizzazione dei contratti a tempo indeterminato (Cdi). Lo rende noto ll'Assemblea dei Rappresentanti del Popolo, precisando che questa riforma, secondo il ministro, mira a rendere il Cdi la norma, limitando i contratti a tempo determinato (Cdd) a tre situazioni eccezionali: aumento temporaneo del carico di lavoro, sostituzione temporanea di un dipendente a tempo indeterminato e lavoro stagionale.
Il ministro ha sottolineato che il principio dei contratti di lavoro a tempo indeterminato non è una novità nel Codice del lavoro, ma prevede già alcune eccezioni. Tuttavia, la riforma mira a chiarire che l'uso di contratti a tempo determinato dovrà essere l'eccezione, non la regola, e che dovrà rispondere a esigenze specifiche imposte dalla natura del lavoro, piuttosto che alla volontà dei datori di lavoro. Lahmar ha anche sollevato la questione del subappalto, sottolineando che la sua regolamentazione era già stata presa in considerazione durante la revisione del Codice del lavoro nel 1996. Secondo il ministro il subappalto non aveva risolto il problema dello sfruttamento del lavoro e l'attuale riforma mira a porre rimedio a questa lacuna. La legge ha fatto sapere il ministro interesserà principalmente il settore privato, introducendo al contempo misure volte a regolarizzare la situazione dei lavoratori in subappalto nel settore pubblico, che attualmente beneficiano di regimi speciali.
Questa riforma fa seguito all'appello del presidente tunisino Kaïs Saïed del marzo 2024, che ha insistito sul divieto di subappalto e sulla lotta alle pratiche fraudolente legate al lavoro. L'obiettivo è rafforzare i diritti dei lavoratori e garantire maggiore stabilità nelle relazioni industriali.
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