L'organizzazione dell'Expo di Osaka
2025 porterà ad un incremento dei consumi in Giappone di circa
1.000 miliardi di yen, pari a 6,1 miliardi di euro, con una
spesa di circa il 30% da parte dei turisti stranieri nel Paese,
anche per attività esterne in concomitanza con l'evento. È la
stima dell'Istituto di ricerca Resona, che prevede 28,2 milioni
di visitatori durante l'esposizione universale che si terrà dal
13 aprile al 13 ottobre, 3,5 milioni dei quali saranno turisti
stranieri con una spesa stimata di circa 293 miliardi di yen al
di fuori della sede dell'Expo, associata ad altre attività
correlate al viaggio.
Sebbene le presenze straniere saranno poco più del 10%
dell'affluenza totale prevista, si prevede che la loro spesa pro
capite supererà quella dei visitatori giapponesi, portando
benefici economici allo shopping, il settore della ristorazione
di Osaka, e in generale la vita notturna della metropoli, nonché
alle più vicine destinazioni turistiche, tra cui le prefetture
di Kyoto e Nara.
La maggiore sfida, afferma la ricerca di Resona, sarà
l'impennata della domanda di hotel, poiché il personale di
sicurezza e della gestione delle attività dell'Expo dovrà essere
ospitato vicino alla sede, riducendo ulteriormente la
disponibilità di camere, e la limitata ricettività potrebbe
scoraggiare i visitatori stranieri, o il flusso di ospiti da
altre prefetture giapponesi. A questo riguardo è consigliata la
promozione di aree alternative limitrofe con tassi di
occupazione alberghiera relativamente bassi, e maggiori
incentivi agli alloggi privati "minpaku", le camere stile
giapponese offerte per soggiorni di breve durata. Rispetto ai
livelli pre-pandemia, infatti, l'offerta di alloggi privati
nella regione del Kansai, che comprende le principali città di
Osaka, Kyoto e Kobe, non risulta aumentata, e il numero di
visitatori stranieri che soggiornano in queste seconde strutture
è relativamente basso, pur rappresentando una potenziale
soluzione per circa 360.000 visitatori. L'esposizione diventa in
genere più affollata nella seconda metà del suo svolgimento,
segnala ancora la ricerca: se non si renderanno disponibili
camere d'albergo, o se i costi rimangono elevati, i visitatori
perderanno interesse a venire e l'impatto economico sarà più
moderato.
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