Lo ha scritto su X il ministro di ultradestra israeliano Itamar Ben Gvir che ieri sera ha annunciato le sue dimissioni nel caso in cui l'accordo di tregua e rilascio degli ostaggi venisse firmato.
Il ministro della Sicurezza nazionale Ben Gvir, ribadendo che il suo partito Otzma Yehudit abbandonerà la coalizione se l'accordo di cessate il fuoco con Hamas, firmato ieri sera a Doha, verrà approvato, ha comunque dichiarato: "Non rovesceremo questo governo e lo sosterremo dall'esterno, ma non saremo partner di un accordo disfattista".
"Questo accordo libera centinaia di terroristi con le mani sporche di sangue, che, una volta rilasciati, cercheranno di assassinare il prossimo ebreo; consente il ritorno di migliaia di terroristi nella Striscia di Gaza settentrionale con le armi, quando il loro obiettivo è assassinare gli ebrei; danneggia la capacità di Israele di difendersi sull'asse Filadelfia e in altri punti importanti; e annulla tutti i successi di guerra che ci sono costati così tanto sangue", afferma Ben Gvir in una lunga dichiarazione su X. Il ministro di estrema destra ribadisce inoltre che, se l'Idf riprenderà a combattere Hamas dopo una pausa per liberare gli ostaggi detenuti a Gaza dal 7 ottobre 2023, il suo partito si offrirà di tornare al governo.
(ANSAmed).
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