In Italia il 2025 apre con un
mercato dei veicoli commerciali nuovamente in flessione. A
gennaio, sono stati immatricolati 15.040 veicoli, circa 2.900
unità perse (-16,1%) rispetto allo stesso periodo del 2024. Per
i veicoli elettrici puri, la quota nel mese di gennaio è ferma
al 2,7% come a dicembre, e in crescita rispetto all'1,9% dello
stesso periodo dell'anno precedente, influenzato dall'attesa per
gli incentivi.
L'Unrae attende anche per i veicoli commerciali così come per
il comparto vetture la presentazione il 5 marzo del piano
d'azione promosso dalla Commissione Europea che, secondo le
intenzioni annunciate dalla stessa Presidente Ursula von der
Leyen, dovrebbe operare nel senso di garantire la competitività
dell'industria europea a livello globale. "È un dato positivo
che si stia valutando l'introduzione di incentivi europei, ma è
determinante fare presto per scongiurare il pericolo di un
blocco della domanda. Inoltre, è ugualmente necessario
introdurre con tempestività e chiarezza la revisione per le
sanzioni per lo sforamento dei target sulle emissioni di CO2,
per evitare il rischio di effetti irreversibili" commenta il
presidente dell'Unrae, Michele Crisci. "Inoltre per raggiungere
gli obiettivi di transizione energetica e rinnovo del parco
circolante, a livello nazionale, devono essere stanziati fondi
sufficienti per rivedere il regime fiscale in Italia, che è
inadeguato e penalizzante rispetto a quello degli altri paesi
europei". L'Unrae chiede un credito di imposta al 50% per le
ricariche fast al fine di agevolare lo sviluppo della mobilità a
zero emissioni.
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