Piacerebbe a Jules Verne la versione 2025 del suo Dalla Terra alla Luna proposta da Michelin per comunicare la sua incredibile competenza nelle tecnologie. Un viaggio che parte dal radiale del 1946 e da una storia d'innovazione iniziata 136 anni fa. E che presto la porterà sulla Luna.
Il Bibendum - l'omino col corpo di gomme - ha accompagnato ANSA in un evento (che non a caso è stato battezzato, collegandosi alla celebre gara di Le Mans, 24 Ore) che ha pemesso di scoprire come e con quale velocità stanno progredendo il settore dei pneumatici, quello dei nuovi materiali (come i polimeri compositi) e quello delle nuove tecnologie.
Michelin, in questo ambito, ha ribadito che il concetto Dalla 'terra' (rappresentata dal suolo, asfaltato e non, su cui si muovono milioni di veicoli d'ogni genere gommati Michelin) fino 'alla Luna, non è affatto astratto. Ma è una concreta applicazione - che coinvolge a momento laboratori di ricerca e strutture di prototipazione e collaudo - delle speciali ruote senza aria che la Casa di Clermont-Ferrand ha presentato negli anni scorsi e che ora sta sviluppando per i lunar rover del progetto Artemis della Nasa.
Per innovare e far parte del mondo di domani, Michelin si affida a una potente struttura di ricerca e sviluppo globale, coinvolta in tutte le tecnologie che le servono raggiungere le sue ambizioni di crescita mantenendo l'equilibrio tra persone, profitto e pianeta cioè la strategia 3P.
Tra le sfide in atto - oltre a quella di andare sulla Luna - ci sono quelle che riguardano il mercato dell'elettrico e l'ambizioso programma di arrivare al pneumatico completamente sostenibile entro il 2050. Michelin lo vuole fare aggiungendo valore alle sue competenze nei campi dei dati e dei servizi e sfruttando al meglio 'approfondita conoscenza approfondita dei materiali ad alta tecnologia.
Classificata tra le 100 aziende più innovative al mondo, Michelin pone il progresso al centro della sua strategia, dedicando un budget di quasi 1,2 miliardi di euro, in attività di ricerca e sviluppo che coinvolgono globalmente 6.000 persone.
La potenza innovativa del Gruppo di Clermont-Ferrand si esprime anche attraverso una vasta diversità di competenze all'interno della R&S. Ci sono matematici, specialisti dei materiali, ingegneri con le più differenti specializzazioni, espetti in modellazione digitale, e molti altri per non meno di 350 campi di competenza.
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