"Le battaglie economiche e
politiche di primavera definiranno il futuro dell'Ungheria".
Così il primo ministro Viktor Orbán nella sua consueta
intervista a Kossuth Rádió.
"Quest'anno abbiamo scommesso sulla pace, che porterà alla
ripresa economica", ha aggiunto il primo ministro, sottolineando
che l'Ungheria ha subito perdite annuali di circa 7 miliardi di
euro a causa della guerra in Ucraina. Orbán si è soffermato
quindi sulle controversie in corso tra Ungheria e Ue, tra cui
l'immigrazione, la legge sulla 'protezione dell'infanzia',
considerata da Bruxelles discriminatoria nei confronti delle
comunità arcobaleno, e i tetti ai prezzi dell'energia.
Il premier ungherese si è detto scettico sul fatto che la
Bussola per la competitività proposta dall'Ue possa apportare
benefici reali, prevedendo che il persistere di prezzi
energetici elevati continuerà a rappresentare un ostacolo alla
ripresa economica europea. "Bruxelles ha soldi e potere e non
dobbiamo sottovalutarli", ha dichiarato il premier Orbán,
aggiungendo che è probabile che queste controversie si
intensifichino, perché il governo ungherese rimane impegnato a
difendere gli interessi nazionali. Pur riconoscendo che è
improbabile che le pressioni esterne, sia da Bruxelles che da
Washington, si attenuino, ha espresso fiducia nella capacità
dell'Ungheria di affrontare queste sfide. "Dobbiamo rimanere
saldi e preparati. Bruxelles non può ignorare la volontà del
popolo e noi faremo in modo che la nostra voce venga ascoltata",
ha concluso.
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