La serata delle cover si conferma uno degli appuntamenti più amati del festival di Sanremo: la gara dei duetti ha incollato a Rai1 - in termini di total audience - una media di 13 milioni 575mila telespettatori pari al 70.8% di share. Si tratta di un record storico per la penultima serata del Festival: è la media più alta dell'era Auditel.
Anche considerando la sola visione sulla tv tradizionale, la media è 70.4%: il record precedente apparteneva al festival di Amadeus, che l'anno scorso aveva raggiunto nella quarta serata il 67.8%.
Con la potente interpretazione di Skyfall di Adele in coppia con Annalisa, Giorgia vince la serata di Sanremo dedicata alle cover, la tradizionale carrellata di classici italiani d'autore, gioielli pop, cover rock e soul, che si apre con Roberto Benigni, tra battute a raffica su Musk, Giorgia, Trump e parole di affetto per il presidente Mattarella, e trova in Geppi Cucciari la mattatrice.
Sul podio Lucio Corsi, che propone con Topo Gigio Nel blu dipinto di blu, e Fedez, che trasforma Bella Stronza di Marco Masini in una lettera a un amore finito, chiudendo con gli occhi lucidi con "Ti ho dato tutte le ragioni per essere una bella stronza".
La serata si apre con Benigni. "Carlo, hai fermato l'Italia, dovresti fare il ministro dei Trasporti. Lo faresti in maniera straordinaria', scherza Benigni con Conti, lanciando la prima stoccata a Matteo Salvini. Ma l'ironia si fa subito bipartisan: "Hai chiamato tutti: dalla Clerici a Gerry Scotti da Mediaset. Tu sì che hai fatto il campo largo...". Niente politica quest'anno al festival: "Ho visto Marcella Bella, le ho detto Bella ciao, è successo un casino! Per par condicio ho dovuto salutare anche i Neri per Caso", dice tra gli applausi. E poi: "Sai chi ci sta guardando dal satellite? Elon Musk. È interessatissimo all'Italia, figurati se non vede Sanremo. Gli interessa proprio. Su X ha già votato per il vincitore: Giorgia. C'era anche l'anno scorso e l'anno prima, e dai retta a me, ci sarà per diversi anni". E se l'uomo più ricco del mondo "sta preparando la marcia su Roma, al grido di 'o Roma o Marte'", Trump vuole la Liguria, altrimenti mette "un dazio del 200% sulle trofie al pesto", dice Benigni, che il 19 marzo tornerà su Rai1 con Il Sogno.
Nel giorno dell'affondo di Mosca contro il capo dello Stato, manda un messaggio di sostegno a Mattarella: "Presidente, siamo sempre vicini alle sue parole, ci riconosciamo, non abbiamo mai sentito uscire da lei una parola che non fosse di verità e di pace. Siamo orgogliosi di essere rappresentati da lei, per la sua dignità e umanità".
Poi tocca a Geppi: "Quale persona, che ambisce di dare del tu all'ironia, vorrebbe salire su questo palco dopo Benigni. Grazie. Grazie, Graziella e grazie al Carlo", è l'incipit. Mel mirino subito il direttore artistico: "Ascolti più tu che i servizi segreti. Di' la verità: ti hanno chiamato perché era andato al Nove anche il segnale orario, gli altri non rispondevano al telefono". Quest'anno, si chiede, "neanche una pubblicità occulta? Una scarpa anti infortunistica, un adesivo per dentiere? Così facciamo contento il Codacons che non se la prende solo con Fedez". E lancia il sondaggio sulla prossima superospite: "Lady Gaga per come canta, Meryl Streep per come recita o Augusta Montaruli per come abbaia".
Decisamente meno a suo agio nelle vesti di co-conduttore Mahmood, che invece spacca quando, petto nudo e pantaloni rossi, propone un medley delle hit alcune delle quali lo hanno visto trionfare proprio all'Ariston, da RA TA TA a Soldi, da Kobra a Tuta gold.
Il duetto più atteso è quello tra Fedez e Masini su Bella Stronza, dopo la fine tormentata del matrimonio del rapper con Chiara Ferragni e i rumors su presunti tradimenti: "Baciarsi e dirsi ti amo, sì, ma farlo di nascosto", rappa Fedez. "Ho visto tutti i miei castelli dissolversi in granelli", prosegue. E ancora: "Mi hai detto che sono la ragione perché non riesci più ad amare / mi chiedo come tutto può finire ancora prima di iniziare". Accenna alla malattia: "Ho una cicatrice sulla pancia che mi ha fatto meno male. Chi cerca quello che non deve trova quello che non vuole / Ti ho dato tutte le ragioni per essere una bella stronza", chiude commosso il rapper nel giorno in cui la procura di Milano ha chiesto l'archiviazione dell'inchiesta a suo carico per rissa e lesioni per il caso Iovino.
L'ospite più dolce è senz'altro Topo Gigio, che propone con Lucio Corsi Nel blu dipinto di blu di Domenico Modugno.
Momenti di commozione quando, dopo il duetto tra Rocco Hunt e Clementino su Yes I Know My Way, rivisitata con chiari riferimenti alla drammatica realtà di questi giorni, riecheggia in teatro la voce di Pino Daniele. Brunori Sas dedica a Paolo Benvegnù, "che oggi avrebbe compiuto 60 anni", la delicata interpretazione dell'Anno che verrà con Riccardo Sinigallia e Dimartino. Tony Effe ha sostituito la collana 'incriminata' con una sciarpa gioiello che forse dello stesso marchio. In trend con il festival, si balla a ritmo degli Eighties con Johnson Righeira e i Coma_Cose che cantano L'Estate sta finendo.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA