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Rinnovabili: Todde 'quasi intera Sardegna sarà area non idonea'

Rinnovabili: Todde 'quasi intera Sardegna sarà area non idonea'

Via libera in giunta a ddl, autorizzazioni non conformi decadono

CAGLIARI, 19 settembre 2024, 18:36

Redazione ANSA

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"La maggior parte del territorio sardo sarà area non idonea a ospitare impianti di produzione da energia rinnovabile". Così la presidente della Regione Sardegna Alessandra Todde in un punto stampa con i giornalisti al termine della riunione straordinaria della giunta di questo pomeriggio che ha dato via libera al disegno di legge di definizione delle aree idonee, che recepisce il decreto del ministero dell'ambiente. Con l'approvazione di oggi il testo potrà arrivare ora in Consiglio regionale per l'esame prima nelle commissioni e successivamente in Aula: la Sardegna potrebbe essere così la prima regione approvare la norma sulle aree idonee.
    La sostanza del disegno di legge, passato in giunta dopo l'esame questa mattina nella cabina di regia istituita ad hoc e ieri al vertice di maggioranza di campo largo convocato da Todde, è stata illustrata dalla governatrice insieme agli assessori dell'Industria Emanuele Cani, dell'Ambiente Rosanna Laconi, degli Enti locali, Francesco Spanedda, insieme alle assessore dei Trasporti in Barbara Manca e della Cultura Ilaria Portas, sottolineando il lavoro corale da parte di tutti gli assessorati.
    "Finalmente stiamo regolamentando il nostro territorio - ha precisato Todde -, una sfida trasformativa che ferma la speculazione e blocca il consumo selvaggio di suolo. La Sardegna non si farà più calpestare ma gestirà la propria transizione ecologica". Le uniche zone che sono destinate a ospitare pale eoliche e pannelli fotovoltaici saranno dunque quelle industriali e le aree già compromesse".
    Altro punto fondamentale del testo riguarda le autorizzazioni alla realizzazione degli impianti: "Quelle in corso e che riguardano aree che sono state segnalate come non idonee, non avranno più effetto - assicura la presidente pentastellata -.
    Quella marea di autorizzazioni che ha dato vita alle paure legittime dei cittadini che si sono visti travolti da tutte queste richieste, non saranno considerate effettive - ribadisce -, così come quelle già rilasciate e che vanno in contrasto a quanto disciplinato nel disegno di legge approvato oggi".
   

Incentivi per 700 milioni a privati e imprese sarde 

Il ddl sulle aree idonee approvato oggi dalla Giunta regionale della Sardegna prevede anche i fondi destinati agli incentivi: 670 milioni di euro dal 2025 al 2030 "per i cittadini sardi, le imprese sarde, i Comuni, tutti gli enti regionali perché possano infrastrutturare i tetti e tutte le superfici che potranno essere utilizzate", ha spiegato la governatrice Alessandra Todde al termine della seduta dell'esecutivo. La norma "recepisce tutto ciò che è previsto dalla legge 5 (la cosiddetta moratoria impugnata dal governo, ndr), che di fatto decadrà una volta che sarà approvata questa legge", ha aggiunto. Non solo, annuncia Todde, "abbiamo reso gli usi civici, in misura generale, area non idonea, ma se - chiarisce - le singole comunità locali vorranno portare avanti dei progetti di interesse per la comunità, potranno farlo, di intesa con la Regione e attraverso la disciplina del dibattito pubblico".

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