"L'incubo è finito. Sono felice. Finalmente oggi ho potuto dire che sto tornando a casa e che ce l'abbiamo fatta".
Claudia Ciampa è felice: dopo una lunga odissea può tornare a casa, a Piano di Sorrento, insieme con il suo piccolo Ethan, il bambino di un anno, che il 30 agosto scorso era stato sottratto illecitamente dal padre durante un soggiorno in Puglia e condotto negli Stati Uniti. Il 19 novembre il bambino era stato rintracciato dalla polizia californiana e riconsegnato alla madre negli Usa. Ora il giudice statunitense David O.Carter, dopo una serie di udienze fiume al tribunale federale americano, ha finalmente disposto il ritorno di Ethan a casa.
Domani alle 17.25 è previsto l'atterraggio in Italia. Fin dall'inizio della vicenda, il Ministero degli Esteri, l'Ambasciata a Washington e tutta la rete consolare italiana negli Stati Uniti si sono attivati con le autorità americane per localizzare il bambino. Il Consolato Generale a Los Angeles, competente territorialmente, ha seguito la vicenda con la massima attenzione - sottolinea la Farnesina -, sensibilizzando le autorità locali sull'importanza di giungere a una positiva risoluzione del caso e supportando anche economicamente madre e figlio.
"Sono felicissimo che il piccolo Ethan possa finalmente tornare a casa", ha commentato il ministro degli Esteri Antonio Tajani. "Ho seguito personalmente la vicenda sin dall'inizio, ed auguro al piccolo Ethan e alla mamma di ritrovare un po' di serenità". Tajani ha inoltre ringraziato il consolato di Los Angeles per "l'eccezionale lavoro svolto", sottolineando il costante impegno del Governo italiano per la tutela dei nostri connazionali nel mondo, in particolare dei minori. Al rimpatrio del bambino dagli Usa ha lavorato anche la task force Minori contesi, gruppo di lavoro interministeriale presieduto dalla Farnesina per garantire l'unitarietà dell'azione di Governo in una materia delicata e complessa come quella dei bambini italiani illecitamente condotti fuori dai confini nazionali.
Con la decisione del giudice si è davvero riaccesa la luce per mamma Claudia e per tutta la sua famiglia, per gli altri fratellini di Ethan e per nonna Luciana, da sempre in prima linea a combattere, insieme alla figlia, per poter riabbracciare di nuovo il suo nipotino più piccolo. Due donne coraggio che non si sono mai arrese anche quando erano immerse nel buio più profondo, disperate perché non c'era alcuna notizia su dove il neonato si trovasse. "Ringrazio il ministro degli Esteri Tajani, l'avvocato Gassani, i legali americani Quinn & Dworakowski, tutte le persone - dice mamma Claudia - che ci hanno aiutato e supportato tantissimo in questo periodo terribile, anche accogliendoci nelle loro case.
Non vediamo l'ora di tornare a casa e di riabbracciare tutti, i fratellini Ettore e Clelia che ogni giorno mi chiedevano quando tornavamo e io, fino ad adesso, non sapevo mai cosa rispondere. Finalmente oggi gli ho potuto dire che stiamo tornando tutti insieme, con Ethan. Ce l'abbiamo fatta". L'avvocato Gian Ettore Gassani, presidente dell'Ami (Associazione avvocati matrimonialisti italiani), commenta: "Giustizia è stata fatta. Una vicenda incredibile, rocambolesca, piena di insidie che però è finita nel migliore dei modi. Ce l'abbiamo messa tutta. Siamo tutti molto felici ed emozionati - conclude l'avvocato - come è felice tutta l'Italia per questo risultato straordinario che però ripropone ancora alla ribalta la delicata questione delle sottrazioni internazionali dei minori che in Italia si consumano quotidianamente".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA