Lesioni e disastro colposo. La Procura di Roma accelera nell'indagine sul crollo di una palazzina del '600 avvenuto domenica mattina a Monteverde Vecchio, non lontano da Villa Pamphili. Gli inquirenti ipotizzano i due reati e cercano di mettere in fila i tasselli di quanto avvenuto intorno alle 9 di mattina.
Un boato ha svegliato il quartiere con una deflagrazione che ha causato il ferimento grave di un turista scozzese di 54 anni che alloggiava nel B&b al primo piano del 'casermone' al numero 43 di via Vitellia, lo stesso stabile dove ha vissuto fino a poche settimane fa lo scrittore Roberto Saviano.
A piazzale Clodio sono state trasmesse le prime informative da parte dei carabinieri e dei vigili del fuoco intervenuti. Nell'incartamento, coordinato dal procuratore aggiunto Giovanni Conzo, si ricostruiscono le primissime fasi dell'indagine. Quanto rimane della palazzina resta sotto sequestro: l'obiettivo di chi indaga è effettuare ulteriori verifiche in modo da accertare con esattezza dove è avvenuta l'esplosione. ll pm di turno domenica ha effettuato un sopralluogo sul luogo dello scoppio.
Dal canto loro i carabinieri della Compagnia Trastevere stanno continuando ad ascoltare testimoni, dopo avere sentito a verbale anche il proprietario del B&b dove alloggiava il turista che ha riportato ustioni sul 75% del corpo e si trova attualmente ricoverato, ancora in gravi condizioni, nel reparto specializzato dell'ospedale San'Eugenio. Da una prima ricostruzione, sembra che l'uomo stesse facendo colazione nella struttura che aveva scelto per trascorrere una vacanza nella città eterna quando è avvenuta la deflagrazione. L'ipotesi è che ci sia stata una fuga di gas ma sono ancora in corso accertamenti per stabilire se sia stata provocata da una bombola o dal metano della rete.
Sotto la lente degli investigatori anche la regolarità in materia di antinfortunistica, come l'antincendio del B&b per il quale risulta regolare comunicazione al Comune. Gli inquirenti vogliono chiarire se tutto fosse a norma e in particolare se l'appartamento fosse dotato di un rilevatore del monossido di carbonio che avrebbe potuto attivarsi in caso di perdita. Risposte in tal senso potrebbero arrivare dall'analisi di quanto emergerà dai detriti. Dopo l'esplosione sono state evacuate a scopo precauzionale le abitazioni limitrofe fino al termine dei sopralluoghi sull'agibilità.
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