(di Paolo Petroni)
METTHEW SHINDELL, a cura di: 'LA
LUNA' (EINAUDI, pp. 256 - 56.00 euro - Traduzione di Daniele A.
Gewurz)
Chi ha sempre fantasticato al chiarore notturno della Luna e
assieme ha subito il fascino e il mistero del suo innegabile
influsso, avrà, tra le grandi immagini e i seri scritti
divulgativi di questo libro-atlante dedicato al nostro
satellite, mille occasioni per esserne ancor più sedotto e
assieme materiale per riflettere su qualcosa che da sempre ha
coinvolto l'uomo e che oggi, dopo che siamo atterrati sulla sua
superficie grigia e sassosa, continua imperterrito ad avere due
facce, quella della realtà visibile e quella del lato nascosto,
quella che coinvolge la nostra ragione e quella che continua a
dar materia ai nostri sogni.
Un libro che arriva al momento giusto, per il monito che ha
lanciato una decina di giorni fa il WMF-World Monument Fund su
come dobbiamo tenere da conto anche la Luna, e perché in gran
parte dei paesi orientali si festeggia il Capodanno lunare, che
cade alla seconda luna nuova dopo il solstizio d'inverno e in
questo 2025 tra martedì 18 e mercoledì 19 gennaio del nostro
calendario gregoriano (che invece fissa il capodanno al primo
gennaio). Ogni paese dà un nome diverso al proprio capodanno: è
il Losar per i tibetani, il Tèt per i vietnamiti, il Geollal dei
coreani, il Tsagaan mongolo, mentre in Cina si chiama Festa di
Primavera e si conclude con quella delle Lanterne 15 giorni dopo
il capodanno lunare.
Questo solo per dire quale importanza nella storia e cultura
dell'uomo abbia avuto questo astro, se un capitolo del libro è
dedicato al Calendario Lunare Preistorico, fatto di segni
trovati incisi millenni fa su pietre e ossa, e come abbia
attirato sempre la nostra immaginazione e suscitato viaggi
fantastici, da Luciano di Samosata nel 150 d.C. (con una Luna
indignata perché Zeus la definisce ladra di luce) a Jules Verne,
passando per l'Orlando di Ariosto come per il barone di
Munchausen di Raspe e tanti altri. È forse per questa smania se
appunto il WMF, il cui fine è la preservazione di luoghi con
rilevanza storico-culturale in tutto il mondo e... oltre, ha
inserito, in vista delle future esplorazioni e sfruttamenti,
nella lista dei siti in pericolo anche il Mare della
Tranquillità, la zona in cui atterrarono gli astronauti Usa
dell'Apollo 11 e dove dovrebbero esservi ancora le loro
impronte. Ci viene in mente allora la preveggente Luna che
piange, colpita a un occhio da un razzo terrestre, nel film muto
di Méliès del 1902.
Nel volume, cosa che a noi lettori italiani sorprende, non
troverete né Giacomo Leopardi né Filippo Tommaso Marinetti. Non
c'è la stupefatta domanda "che fai tu Luna in ciel?" del Pastore
errante nell'Asia e non c'è il provocatorio e spiazzante
"Uccidiamo il chiaro di Luna" futurista. Nonostante ciò nessuno
resterà deluso sfogliandone le oltre 250 pagine di grande
formato, curate da Matthew Shindell (storico della scienza
dell'University of California) e saggi di studiosi americani ed
inglesi, che affrontano il nostro satellite con un'ottica
complessiva e articolata, tra scienza, cartografia e approcci
culturali etnografici, religiosi, artistici. Dava Sobel, autrice
statunitense di libri di divulgazione scientifica di successo
internazionale, nella prefazione sottolinea "la ricca tavolozza
di questo atlante che va dall'antica e violenta formazione della
Luna alla sua attuale quiescenza". Ecco allora i mille contrasti
cromatici, che esistono in natura, e tornano in queste 44 carte
elaborate da 22 persone partendo da foto di telescopi e sonde,
con "crateri di un pallido giallo verde, punteggiato di lilla e
lavanda, segni-resti di catastrofi che hanno dato forma al
terreno stratificato della Luna". E sottolinea poi che tra
qualche millennio, "quando i lineamenti della terra saranno
stati alterati dall'erosione di vento e acqua, dalla fusione
delle calotte polari, dalla deriva dei continenti", queste carte
della Luna, immobile, arida e senza aria, saranno invece ancora
fedeli.
Oltre che rimanere affascinati appunto da mappe, immagini e
foto meravigliose, c'è però da leggere interventi di specialisti
ricchi di curiosità, che vanno da I miti dell'antichità a
Comprendere le fasi lunari, La luna e la filosofia medievale, Il
simbolismo della luna in astrologia, La luna nella letteratura,
La Luna nel cinema, Paesaggi lunari nella pittura, La Luna e il
surrealismo, Gli artisti contemporanei e la Luna, La teoria
delle eclissi lunari, Le missioni Apollo e così via. Tra questi
particolare attenzione meritano gli approfondimenti su Il ciclo
femminile e la Luna (di Rhianna Elliot) e Il simbolismo
femminile della Luna (di Elisabetta Fabrizi) indagato dalla
Selene greca alla Hanwi del popolo Lakota e poi tutto quel che
si lega al suo ciclo di crescita e decrescita di circa trenta
giorni, che spiega la radice indoeuropea di parole come Mese,
Mestruazioni, Moon.
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