A Milano il Comune istituisce un
albo delle librerie di prossimità. L'obiettivo è quello di
mappare le attività che hanno una funzione sociale, culturale,
aggregativa, oltre che commerciale in una città che dal 2017 è
riconosciuta dall'Unesco come Città Creativa della Letteratura e
da sempre punto di riferimento dell'editoria italiana.
"Le librerie svolgono un ruolo fondamentale di presidio
culturale, sono luoghi di incontro e confronto - spiega
l'assessore alla Cultura Tommaso Sacchi -. Grazie all'albo
riconosceremo un ruolo e una funzione di rilevanza culturale
alle librerie che si distinguono per il loro impatto sulla
città. L'albo sarà anche una mappatura utile per immaginare, in
futuro, un possibile accesso a misure di supporto".
L'iscrizione all'albo avverrà ogni anno attraverso un avviso
pubblico e sarà riservata a micro imprese che si occupano di
commercio di libri nuovi o di seconda mano. Inoltre,
l'iscrizione è riservata agli esercenti che offrono un
assortimento vario di titoli, inclusi editori indipendenti, e
che garantiscono autonomia nella selezione dei libri.
Le attività iscritte dovranno aderire al 'Patto di Milano per
la lettura', collaborando con il Comune per promuovere la
lettura sul territorio, anche attraverso almeno 15 iniziative
l'anno aperte al pubblico. Inoltre le librerie dovranno
condividere i principi e i valori della Costituzione Italiana,
repubblicana e antifascista, che vieta ogni forma di
discriminazione basata su sesso, razza, lingua, religione,
opinioni politiche, condizioni personali e sociali. Ogni
libreria presente in albo infine sarà riconoscibile grazie al
logo "Libreria milanese di prossimità".
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