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Due libri in uscita di Petroni a 80 anni da Liberazione

Due libri in uscita di Petroni a 80 anni da Liberazione

Mondo è una prigione-Nave di Teseo e Scritti morali-Succedeoggi

ROMA, 14 marzo 2025, 13:49

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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''Il mondo è una prigione di Guglielmo Petroni è uno di quei libri che tu leggi dieci volte e dieci volte hai letto dieci libri diversi, perché è pieno di possibilità, è pieno di strade che si aprono e che ti si aprono.
    Rileggendolo l'ultima volta, mi sono accorto che non lo stavo affatto leggendo come un libro sulla Resistenza o come un libro sulla guerra, io lo stavo leggendo come un libro sul dopoguerra e, in qualche modo, sul nostro presente'', scrive Alessandro Portelli nella sua prefazione alla nuova edizione de La nave di Teseo (pp. 208 - 16,00 euro).
    L'uscita di questo libro del 1945 ritenuto un classico della Resistenza è prevista entro il 25 aprile per celebrare questo ottantesimo anno dalla Liberazione, quando arriverà in libreria anche, a 70 anni dall'ultima edizione, ''Le lettere da Santa Margherita'' edito da Succedeoggi Libri (pp. 130 - 16 euro) con anche una selezione di Scritti morali che raccontano la presa di coscienza politico sociale dell'autore dai suoi vent'anni nel 1930 al 1986 come presidente onorario dell'Anpi, l'Associazione nazionale partigiani d'Italia.
    Questo mentre è annunciata in Francia la traduzione de ''Il mondo è una prigione'' per le Edition Conference e a Lucca si chiude al palazzo delle esposizioni dopo quasi tre mesi una mostra dedicata allo scrittore e ai suoi inizi come pittore e critico d'arte: ''Guglielmo Petroni - Il segno e la parola'' attorno a cui si sono svolti vari incontri di studio e è stato bandito un concorso per le scuole superiori legato ai suoi libri.
    C'è insomma un interesse particolare sull'opera di questo autore, di cui Andrea Camilleri scriveva: ''Ero curioso di lui, mi chiedevo come fosse riuscito da povero semianalfabeta com'era stato, a diventare uno scrittore della sua grandezza. Ma ogni volta che toccavo questo argomento, ottenevo risposte vaghe. Non gli piaceva parlare di sé''. Nato a Lucca nel 1911, Petroni, di famiglia molto povera, fu costretto ad abbandonare gli studi dopo le elementari per lavorare. Grazie all'incontro con lo scultore Gaetano Scapecchi e la frequentazione del suo laboratorio, decise dapprima di dedicarsi all'arte, per poi allargare i suoi interessi alla letteratura e alla cultura tutta divenendone un autentico protagonista. Conobbe i suoi coetanei lucchesi Arrigo Benedetti, Mario Tobino e Giuseppe Ardinghi, quindi, inviato alle Giubbe Rosse di Firenze divenne amico di Montale, Gadda, Pea, Vittorini, Pratolini e nel 1930, dopo aver pubblicato alcune poesie e aver vinto il Premio Cabala, fu chiamato a Roma nel 1938 da Malaparte per occuparsi di 'Prospettive'. Costituito il comitato di redazione del ''La ruota'' nel 1940 con Alicata, Muscetta e altri, Petroni entrò infatti nella Resistenza ma fu catturato dai nazisti e trasferito nel carcere delle SS di via Tasso a Roma dove venne torturato. Riuscì a scampare alla condanna a morte grazie all'arrivo degli Alleati.
    Il racconto della sua esperienza di prigionia e dell'angosciante ritorno a Lucca dopo la scarcerazione anima 'Il mondo è una prigione'. ''E adesso che è finita, che cosa fate? Che cosa facciamo? Chi siamo?' si domanda Petroni e la mancata risposta - conclude Portelli - è proprio la ragione per cui oggi abbiamo le svastiche sui muri delle nostre città, è la pretesa di non affrontare quella soluzione morale, rigorosa, durissima nei nostri stessi confronti che innerva ogni parola di questo libro. Ecco, io credo che pensandolo non come una testimonianza del '44, ma come una sfida per il '45 fino al 2025, credo che questo libro ce lo dobbiamo portare sempre con noi''.
    Nel dopoguerra è caporedattore de La fiera letteraria', lavora con Silone all'Associazione per la Libertà della Cultura, entra poi in Rai dove sarà alla fine capo redattore cultura del GR2.
    Tra i suoi altri libri ci sono tutte le 'Poesie' (1987)e i romanzi 'La casa si muove'(1950), 'Noi dobbiamo parlare' (1955) 'Il colore della terra (1964) 'La morte del fiume' (1974 Premio Strega) e 'Il nome delle parole' (1984 - Premio selezione Campiello).
   

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